mercoledì 2 settembre 2009

Ernesto Zen dichiara guerra alla Padania

Forte del suo ruolo di capo di stato, Giacomo Ernesto Zen (nella foto), leader della Repubblica Zenana, stato indipendente localizzato tra Palà di Ceregnano e Baricetta, è tornato a farsi sentire con due incredibili notizie: la Zenania ospiterà il funerale di Cicciuzzo Sconciaforni, mettendo fine alle polemiche politiche sulla sua sepoltura. La seconda notizia è che da questa settimana la Repubblica libertaria di Giacomo Ernesto Zen è formalmente in guerra con la Padania.

Partiamo da Cicciuzzo, ci racconti come'è andata...
In Zenania è abolito il Lei di cortesia, diamoci del tu. Comunque è andata che i familiari di Cicciuzzo, stanchi di speculazioni politiche sul funerale, hanno cercato soluzioni all'estero. Come sai la Zenania è di fatto uno stato indipendente e libertario, nonchè libertino (non liberale, però). Quindi ci siamo offerti noi di ospitare la tomba di Cicciuzzo, che sorgerà in un ampio spiazzo erboso, in cui poi realizzeremo un luogo di ritrovo per hippie, coppiette, bande musicali.

Una bella idea, che risolve molte questioni. Ma ci spieghi la dichiarazione di guerra alla Padania. Lei non era pacifista?
Come si fa a essere pacifisti quando sei circondato da fascistoidi violenti? Noi abbiamo scelto di dichiararci apertamente ostili ai responsabili del pacchetto sicurezza, che contiene norme razziste e quindi intollerabili per chiunque abbia ancora un briciolo di umanità. Queste persone sono responsabili di morti e sofferenze, non si può trattarle con i guanti.

Ma la vostra dichiarazione di guerra che effetti ha?
Guarda (si accende un bonzer)... se avessimo voluto fare la guerra sul serio, l'avremmo dichiarata all'Italia. Come saprai, se non sei un rincoglionito seguace di Bossi, la Padania non esiste. E' un delirio da Brambilla rincretiniti, come tutte le minchiate sul sangue celtico. Per questo la nostra dichiarazione di guerra non ha valore, essendo indirizzata a uno stato immaginario. Del resto, la Zenania non possiede un esercito, nè armamenti. Abbiamo troppe spese per l'istruzione e i programmi contro la povertà, non possiamo permetterci costosi cacciabombardieri e armi di distruzione di massa. In questo periodo, poi, non bastasse l'arrivo di tante persone in fuga dal reato di clandestinità, ci arrivano richieste di cittadinanza di molti e molte omosessuali, che dicono di non sentirsi più al sicuro in quell'Italia fascista del cazzo. E' inevitabile che prima o poi dovremo allargare i nostri confini o imporre all'Italia il rispetto dei diritti umani.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Offro casa mia (centro di Rovigo) come ambasciata per la Repubblica di Zenana.

Ettore ha detto...

Fanculo la Padania! Viva la Repubblica Zenana! Dove ci si arruola?