mercoledì 30 settembre 2009

La notte degli inganni


Robqrto Laputtana spinse in avanti l'ispettore Cibotto ed estrasse un revolver dalle brache, puntandolo contro l'allibito trio. "E va bene, non mi chiamo Robqrto e non sono il fratello della signora Laputtana", esclamò. Vianello Monello guardò prima l'amata Gesualda, poi l'ispettore Cibotto, ma da entrambi ottenne solo sguardi interrogativi.
"Il mio vero nome è Alvtro Pitali - continuò il tipo con la pistola, ghignando -. Rappresento la compagnia di assicurazioni La Sgrausa Srl, che la signora Gesualda conosce bene, visto che con noi ha un contratto di assicurazione miliardario". Gesualda sbiancò. Vianello Monello si accigliò in un'espressione interrogativa. L'ispettore Cibotto biascicò il sigaro e ne sputò un pezzo per terra: "Signor Pitali, lo sceneggiatore di questa farsa mi impone di chiederle: perchè mi ha mentito sulla sua vera identità? E di che assicurazione si tratta?" Alvtro rimase interdetto per un momento, dopodichè iniziò misteriosamente a parlare con la voce di Nicoletta Orsomando: "E allora vi spiego tutto. La signora Gesualda Laputtana è la nostra principale cliente: visto come si guadagna da vivere, ha scelto di assicurare il suo seno contro eventuali danni, per una cifra lunga come il pi greco. Quando ho saputo del suo rapimento, ho decorato le mie mutande con arabeschi marroni, per dirla con una metafora. Se dovessimo sborsare il risarcimento pattuito, la Sgrausa Srl andrebbe in rovina!" Pitali spiegò di avere assunto Cibotto con l'inganno per sottrarre Gesualda a Vianello Monello, prima che l'oggetto del contenzioso, ossia l'enorme seno della pornodiva, finisse danneggiato.
"Ma come ti permetti? - gridò Vianello Monello - E' vero, in passato ho avuto dei momenti di follia, ma ora sono cambiato! Mai torcerò un capello a questa donna!" Alvtro Pitali gli fece cenno con la pistola di non azzardarsi a fare un passo e sghignazzò: "Caro mio, per dirla in wolof: fatfatlu du fasalé mbamsef ak i nopa'm. Ossia, chi mi dice che non mi vai fuori di testa di nuovo? Nel dubbio, meglio togliersi ogni dubbio. Anzi, sapete che vi dico? Alla fin fine mi tocca ammazzarvi tutti e tre, perchè 1) La signora Gesualda non è assicurata per la vita, giacchè scherzando sosteneva di avere solo tre organi veramente vitali, vista la sua professione; 2) L'ispettore Cibotto ormai sa troppo; 3) Vianello Monello mi sta sonoramente sul cazzo e quindi mi toglierò questa soddisfazione". Quest'ultimo e Gesualda si strinsero impauriti.
L'ispettore Cibotto capì che doveva escogitare un piano per venirne fuori: "Aspetta, non vuoi sapere dove è nascosto il Falcone Maltese?"

1 commento:

Gesuita Euclideo ha detto...

E come va a finire?