domenica 12 settembre 2010

Le visioni di Leonida Gusmaroli #32

Come promesso la scorsa volta, Leonida torna anche questa domenica con un approfondimento sulla campagna elettorale che verrà, come pattuito con i rapitori che tengono in ostaggio la sua famiglia. Da lui abbiamo avuto anche importanti rivelazioni sulla politica nazionale, ma non c'è spazio per occuparcene. Vediamo questa volta cosa farà il centrosinistra il prossimo anno.

In cerca di un candidato di facile presa sul mondo giovanile, il Partito Democratico propone Sergio, cantante del gruppo rodigino Sergio e i Laser, popolare tra le masse per essersi presentato al Gods of Metal con la sezione ritmica dei Children of Bodom, per un progetto di liscio metal molto apprezzato tra le giovani generazioni. La candidatura di Sergio spaccherà il fronte dei metallari leghisti, alcuni dei quali creeranno una lista civica a sostegno della sua figura carismatica e coinvolgente.
Il Pd dovrà anche risolvere il nodo delle alleanze, innanzitutto regolando i rapporti con la Federazione della Sinistra, a cui il segretario Gabriele Frigato scriverà un toccante sms: "Forse dovremmo prenderci una pausa di riflessione". Con uno scatto di orgoglio, la sinistra ribatterà seccamente: "Allora correremo da soli, ma nel caso cambi idea facci uno squillo a questo numero che ti richiamiamo". Come già anticipato precedentemente, la Federazione della Sinistra proporrà per sbaglio la candidatura di Albertino Stocco, che accetterà volentieri. Non durerà molto: Stocco diventerà completa afono facendo il dj al bar di suo figlio durante un animato giovedì sera. Non essendo più in grado di tenere comizi, se non attraverso un doppiatore, si ritirerà dalla vita politica. La sinistra tutta si riunirà per scegliere un candidato, tirando una pagliuzza. La spunterà il comunista Loris Brusco, il quale acconsentierà a presentarsi come candidato sindaco, a patto che il partito istituisca un tavolo di lavoro per riabilitare le figure storiche di Giuseppe Stalin e Pol Pot.
La proposta di Brusco sconquasserà non poco lo scenario a sinistra, già duramente provato dal passaggio di Lucia Riberto all'Italia dei Valori e di Giovanni Cattozzi al Movimento 5 Stelle. Iscritti della Federazione della Sinistra passeranno in Sinistra e Libertà, da cui usciranno altri iscritti per unirsi al Movimento 5 Stelle, da cui alcuni passeranno nel Movimento 6 Stelle, mentre nuove leve andranno a ingrossare le fila del Partito Comunista dei Lavoratori e così via. All'interno della sinistra la conflittualità provocherà ulteriori spaccature e scazzi, divorzi in famiglia e rotture di amicizie decennali, fino al tragico caso di Telemaco, un pensionato di Giacciano con Baruchella che si taglierà in due con una motosega per risolvere un dissidio interiore.
Fortunatamente il Pd riceverà una letterina dall'Udc, in cui i centristi valutano negativamente la proposta di un'alleanza: "Il problema non sei tu, sono io. Per me sei come un fratello, ti amo solo al 70%. Possiamo comunque restare amici". Preso atto dalla temporanea indisponibilità degli amici democristi, il Pd manderà a dire alla sinistra, attraverso amici di amici di amici, che è disponibile a un'alleanza in nome del bene comune. La sinistra accetterà festante. La coalizione di centrosinistra, guidata da Sergio, vedrà quindi il Pd e la sinistra ancora uniti, assieme alla civica "Beppe Osti 2 per vincere comunque" (gemella della civica di centrodestra "Beppe Osti 1 per vincere comunque"), all'Italia dei Valori, al Network Sinistra Intelligente e al Movimento "Rino Daus".

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