Dopo i piani per svendere l'acqua pubblica ai gestori privati, il governo prepara un nuovo disegno di legge che metterà sul mercato un bene finora gestito alla tome tome cacchie cacchie: l'aria. "Respirare gratis è una follia - spiega il ministro Andrea Ronchi - Ormai in tutti i paesi europei questa preziosa risorsa è regolata da un regime di mercato, con vantaggi indiscutibili in termini di tariffe e qualità del servizio". Dal Pd un invito al dialogo.
Il disegno di legge Ronchi prevede l'introduzione di una tassazione una tantum per i primi tre anni, calcolata in tre fasce d'età e sulla base delle attività fisiche svolte. "E' giusto che chi svolge attività atletica e quindi consuma molta aria, paghi un surplus - spiega Ronchi -. Tuttavia saranno esentati i giocatori di calcio professionisti del campionato delle serie A, perchè regalano gloria alla nostra nazione e in alcuni casi rendono un importante servizio allo Stato. Insegnando ai nostri giovani che puoi fare i soldi anche se sei decerebrato e ignorante, contribuiscono a promuovere un sano conformismo, un salutare appiattimento dello spirito critico e un auspicabile assopimento della conflittualità sociale".
Insomma, l'aria sarà gradualmente privatizzata, fino all'introduzione di una maschera-tassametro che misurerà quantità e durata delle inspirazioni, applicando la relativa tariffa sulla base dei consumi. "La gestione privata di questo importante servizio - spiega Ronchi - migliorerà nel tempo la qualità dell'aria e abbatterà le tariffe, in virtù della libera concorrenza".
Il Partito Democratico, però, non ci sta a rimanere alla finestra: "Siamo un grande partito, forse il terzo o quarto in Italia - spiega Enrico Letta - Essere un grande partito comporta grandi responsabilità. Abbiamo la responsabilità verso i nostri elettori di fare proposte migliorative, nella logica di dialogare sulle riforme che il paese ci chiede, anzichè arroccarci sull'Aventino della sterile contrapposizione ideologica". Il Pd si appresta dunque a presentare la "bozza Letta-Violante", che punta a migliorare il decreto per la privatizzazione dell'aria: "Chiediamo che si introduca un'imposta anche sulle espirazioni - spiega Letta - Se è vero che il consumo di ossigeno va regolamentato, non possiamo non considerare che espirando emettiamo anidride carbonica. Ora, un partito ecologista chic ma pragmatico come il nostro non può non interessarsi al problema della Co2, che il protocollo di Kyoto ci chiede di abbattere nei prossimi anni. E' un sacrificio che i cittadini sapranno capire".
La Lega Nord, invece, avrebbe pronto un emendamento che preveda il divieto di erogare l'aria agli immigrati irregolari. "Non c'è aria per tutti - spiega il ministro Roberto Maroni - Che vadano a respirare da un'altra parte!"
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