giovedì 20 agosto 2009

Svolta nelle indagini

Sono scattate le manette per Icaro Trabbona, l'attrezzista di Campiglia Marittima che aveva messo sul set la pistola con cui è stato ucciso Cicciuzzo Sconciaforni.
Le forze dell'ordine hanno fatto irruzione a casa sua nella notte tra ieri e l'altroieri, cogliendolo mentre cercava di fuggire dalla finestra. Fonti riservate riferiscono che il giovine (nella foto) avrebbe già confessato di avere sostituito volutamente i proiettili a salve con le letali pallottole dum dum che hanno abbattuto Cicciuzzo, proprio mentre girava una scena ispirata all'omicidio di John Lennon. In casa, secondo indiscrezioni, la polizia avrebbe trovato numerose foto di Cicciuzzo Sconciaforni appese sui muri, con scritte minacciose vergate a mano con pennarelli rossi. Il gesto di un mitomane, dunque, tanto per cambiare avrebbe spento per l'ennesima volta la vita di uno dei più acclamati e risorti artisti rodigini. Ora si attendono i fastosi funerali, che dovrebbero tenersi al Censer, mentre sul luogo di sepoltura permane ancora il segreto. "Ma prima bisgonerà completare l'autopsia - dichiara il coroner rodigino - Onestamente non so quanto ci vorrà, non ho mai visto una tale massa di sugna e non abbiamo nemmeno un frigo della sua misura. Abbiamo dovuto noleggiare un furgone della Eismann per conservarlo. Fruga e rifruga troveremo quelle maledette pallottole dentro quel sacco di lardo".
La versione del mitomane, però, non convince gli anziani al bar Pedavena, dove siamo andati ad indagare. "Sono stati i rettiliani oppure i vetusti scaldapoltrone ammuffiti - commenta Guglielmo, pensionato di Beverare - Date retta a me, che ne ho viste di tutti i colori. Questo fatto è identico a uno successo esattamente alla stessa data nel 1942, a Costa. C'è un nesso e sono sempre loro che ci stanno dietro". C'è chi parla di un gesto delle Squadre d'Azione Vianello Monello, chi di una frangia estremista delle Br polesane, o meglio di alcuni "falchi" convinti che fosse stato un errore liberarlo illo tempore, chi ancora della lobby dei costruttori lituani interessati ad ampliare il mausoleo inutilizzato all'interporto, al fine di farne la tomba di Cicciuzzo, sfruttando il Piano Casa varato dalla giunta regionale. Ma altre, ben più inquietanti tesi, stanno venendo alla luce in queste ore, complici il caldo e qualche ombra di troppo. Di certo il caso non si chiuderà così facilmente!

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