giovedì 28 febbraio 2008

Cosa fai domenica?

I negozianti di Rovigo? Pigri. Viziati. Lamentosi. Hanno meno voglia di lavorare dei dipendenti pubblici. Pensate: pretendono persino di non lavorare la domenica. E' quello che evinco leggendo i giornali in questo periodo, in seguito all'inaugurazione della mostra "La Belle Epoque" a Palazzo Roverella. Ad ogni nuova esposizione nel prestigioso edificio cittadino, infatti, il presidente dell'Accademia dei Concordi, il buon Luigi Costato, non manca di rimproverare ai rodigini le seguenti mancanze: 1) i cittadini se ne sbattono delle nostre importanti proposte culturali; 2) i negozianti e i baristi tengono chiuso la domenica, rovinando la passeggiata ai visitatori che, usciti dal Roverella, dapprima si deprimono, dopodichè si affrettano a raggiungere la corriera per mettere più chilometri possibili tra loro e questa città di merda. Costato non manca di sottintendere che tutto ciò è colpa delle istituzioni che non fanno una madonna dalla mattina alla sera, non incentivano i rodigini a visitare la pinacoteca, nè inducono i negozianti a tenere aperto 7 giorni su 7. Una vergogna che costringe i rodigini a scegliere tra rimanere in casa a rintronarsi con le partite o a vagabondare come spettri per una città desolata. Naturalmente non ho trovato un solo giornale che si permettesse di far notare che non è obbligatorio ridurre ogni forma di svago a occasione di consumismo e che si può benissimo fare due passi per la città, parlare con la propria moglie/il proprio marito/l'amante omosessuale, concedersi finalmente del sano tempo per non fare proprio un bel cazzo.

martedì 26 febbraio 2008

Una proposta di investimento

Assodato che ormai tocca tenerci i 12 milioni sganciati da Adratic Lng al Consvipo, che cosa farne? Nessuno ha dato ascolto a Confindustria e sindacati, intenzionati a distribuirli ai poveri come opera caritatevole. Una buona idea: visto che abbiamo preso quattro soldi (meno di un decimo di quanto avrebbe potuto sganciare Adriatic Lng se la trattativa non fosse stata condotta al bar), tanto vale scialacquarli senza ritegno e più in fretta possibile. Faccio allora una modesta proposta al Consvipo: con appena 12 milioni di euro è possibile acquistare una rarissima Auto Union D-Type da gara del 1939. Antesignana della moderna Audi, fu prodotta in soli cinque esemplari: l'ultimo fu trovato in Ucraina nel 1992 da un collezionista e rivenduto ad un'asta da Christie's l'anno scorso, proprio alla modica cifra di cui già disponiamo. Sarebbe un modo originale per dare prestigio e portare sviluppo nella nostra provincia. Pensiamoci.

lunedì 25 febbraio 2008

Le forze dell'ordine in campo per aiutare i cronisti


E' stato siglato l'accordo tra Ordine dei Giornalisti, Polizia e Carabinieri, per agevolare la diffusione di notizie di cronaca nera mediante carta stampata e canali televisivi. Secondo il testo concordato, "è fatta richiesta a criminali e affini di rispettare determinate fasce orarie per compiere gli illeciti, allo scopo di evitare dannosi sovraccarichi ai responsabili della cronaca nera, spesso costretti ad accorrere sul posto negli orari più imprevisti". Una piaga sociale, quella del crimine a tarda ora, che sta lentamente disgregando le relazioni familiari di molti giornalisti, costretti spesso a rinunciare all'intimità del proprio desco per correre a raccogliere informazioni sull'ennesimo morto ammazzato. E' dunque solo un gesto di solidarietà, quello richiesto ai protagonisti della cronaca. "Si prega di compiere omicidi e rapine nella fascia oraria 9-14, e comunque non oltre le 15 - chiedono i firmatari - Agli autori di incidenti stradali, se proprio non è possibile evitare una condotta spericolata al volante, è fatta richiesta quanto meno di correre oltre i limiti della decenza solo durante la mattinata". Come dire: portatevi avanti. "Ai suicidi si richiede la decenza di compiere l'atto sciagurato in un posto facilmente raggiungibile da cronisti e fotografi, possibilmente in orario 9-15". Una dimostrazione che, con un po' di collaborazione, si può lavorare a ritmi più umani.

L'affarone

Anche i monelli si ammalano. Altrimenti sarei stato più costante nell'aggiornarvi sulle ultime novità polesane. Cerco di rimediare riprendendo la questione del terminal gasifero di Porto Levante, per la cui realizzazione qualche giorno fa la Provincia, il Consvipo e Adriatic Lng hanno firmato un accordo e scambiato un assegno da 12 milioni di euro a titolo di compensazione economica al territorio che ospita il "coso". Un vero affare, considerato che all'inizio quei timidoni del Consvipo si erano accontentati di chiedere 5 milioni. Nonostante l'incredibile esborso, nel corso della cerimonia Scott Miller è apparso estremamente rilassato, tanto da lasciarsi scappare al microfono: "Pensavamo di dover spendere di più". Insomma, l'affare chi l'ha fatto?
Prima dell'inizio della cerimonia in pompa magna, nascondendomi dietro i tendaggi mi avvicino a Scott Miller, intento a chiacchierare con un tizio. Parlano proprio dell'affarone che si sta per concludere. Miller è preoccupato di dover sganciare un assegno da 12 milioni? Neanche un po', dice: "All'inizio eravamo disposti a spendere fino a 150 milioni. Quando è arrivata la richiesta di 5 milioni dal Consvipo abbiamo accettato subito".

mercoledì 20 febbraio 2008

C'è una pagina da riempire

Ricevo e volentieri pubblico l'intervento del mio amico pennivendolo Cirino Baffino (nella foto). "Da qualche tempo, sfogliando i quotidiani locali, mi imbatto in una serie di pagine in cui l'unica logica dominante sembra essere quella di riempire lo spazio o, più volgarmente, "tappare buchi". Questo avviene - ahimè - anche per quotidiani che sono comunemente ritenuti più "seri" di altri, anche se gli addetti ai lavori sanno bene che ormai i giornali "seri" non esistono più. Esistono solo pezzi di carta da riempire di parole e soprattutto di pubblicità, attorno a cui lavora un nucleo ristretto di redattori disincantati e un ben più ampio manipolo di collaboratori malpagati. Ecco allora comparire in pagina i comunicati stampa più disparati, sbattuti su due-tre colonne senza nemmeno un ritocco. Cose scritte in maniera indegna di essere pubblicata vengono infilate una dietro l'altra, senza che nessuno in redazione si ponga il problema della qualità di ciò che verrà presentato il giorno dopo al lettore. Come il mio collega Amleto, pongo allora una domanda... amletica? Si punta al ribasso perchè tanto il gusto del lettore si è imbarbarito, oppure il gusto del lettore si è imbarbarito proprio perchè abbiamo perso la capacità di offrire un prodotto di qualità?"

martedì 19 febbraio 2008

Atti di bullismo a Palazzo Nodari

La nuova giunta di Palazzo Nodari, tanto per scaldare i motori, si mette al lavoro su un tema facile: come scegliere gli scrutatori alle prossime elezioni? La proposta, sostenuta da una minoranza di ingenui (Pineda, Azzalin e Moschin), è di pescare i nomi a caso da una boccia. Ciò permetterebbe di evitare le accuse del Grillo di turno di volersi scegliere sempre gli uomini di fiducia da piazzare ai seggi. Si scatenano le risate di politici ben più rodati come Gigi Osti: non sia mai! Vogliamo sceglierceli noi, serve gente esperta, mica ci possiamo trovare il vecchio rincoglionito al seggio. ("Siamo democratici, quindi decidiamo noi...") Con questo metodo, mi racconta un amico di Sarzano, per anni al seggio delle scuole elementari si era insediata in pianta stabile un'intera famiglia: papà, mamma e figlio!


p.s. da "chiacchiere di corridoio" sembra che la nuova giunta partitodemocratica, mentre esercita ogni forma di mobbing sugli assessori rimasti, stia valutando l'ipotesi di defenestrare pure Graziano Azzalin. Sembra che qualcuno proprio non sopporti di avere una persona decente in giunta. C'è questo istinto - irrefrenabile e tafazziano - di farle fuori e sostituirle con delle teste di minchia.

lunedì 18 febbraio 2008

Brevi/2

Esce dal coma dopo settimane
Si è risvegliato dal coma il trentasettenne che qualche settimana fa aveva deciso di seguire il Consiglio Provinciale dedicato alla presentazione del piano industriale del Cen.Ser. Nonostante le gravi lesioni cerebrali riportate durante l'intervento di Borgato, i medici dicono che se la caverà. Difficile stabilire la dinamica dei fatti. In particolare resta ignoto il contenuto del discorso di Borgato: i carabinieri lo hanno chiesto ai sopravvissuti in sala, nessuno ha saputo rispondere.

Riapre al traffico Piazza Vittorio
Dopo le proteste dei commercianti, il Comune ha deciso di togliere la zona pedonale in piazza Vittorio Emanuele II. Dalla prossima settimana, quando verrà completata la bitumazione del fondo stradale, le macchine potranno transitare liberamente intorno al monumento, ma non sotto i portici, facoltà concessa solo ai motorini. Gli autoarticolati potranno invece accedere alla piazza solo per il carico e lo scarico delle merci. Soddisfatto il sindaco Fausto Merchiori: "Abbiamo agito in modo ponderato, valutando le esigenze di tutti". Ma i negozianti annunciano nuove mobilitazioni: "Assurdo il limite dei 50 Km all'ora, sul corso ormai si fanno tranquillamente gli 80".

Brevi/1

"Sessanta euro a testa e finiamola qui"
I soldi del terminal vadano ai polesani. Torna alla carica il presidente di Confindustria Antonio Costato, sui 12 milioni che Adriatic Lng ha accettato di pagare al Polesine come "indennizzo" per la costruzione del terminal gasifero di Porto Levante. "Ci sono 200mila persone in Polesine, fatta una botta di conti arriverebbero 60 euro a testa - dice Costato - Una famiglia di tre persone avrebbe 180 euro, che tornano sempre utili, ad esempio per pagare la rata della tv al plasma". La proposta di Costato mira ad rilanciare la polemica con il Consvipo, a cui è stata affidata la gestione dei soldi di Adriatic: "Tanto valeva buttarli nel cesso - chiosa Costato - Tra Provincia e Comuni arraffasoldi, agli abitanti del Polesine non rimarrà niente. Con la mia soluzione, tutti ricevono la propria parte". Infine una proposta per ridurre gli sprechi: "Aboliamo i Comuni, costano troppo al contribuente e non servono a niente".

La Provincia premia i campioni dello sport polesano
Medagliere sempre più ricco per il Polesine. Anche questa settimana l'assessore provinciale allo Sport Tiziana Virgili ha tributato i meritati onori a due campioni dello sport polesano, con una cerimonia in pompa magna nella sala consiliare di Palazzo Celio. Il riconoscimento è andato a Romeo Bettinelli, arrivato secondo al campionato internazionale di biglie di Collesalvetti (LI), e a Marika Boscolo, premio speciale della giuria al torneo interregionale di car tuning di Loreo. "Anche le donne - ha detto l'assessore - ormai primeggiano in importanti discipline". Una frecciata benevola la Virgili l'ha rivolta ai giornalisti presenti in sala: "Invece di dare sempre brutte notizie, dovreste offrire maggiore risalto a queste storie: i giovani non sono solo quelli della droga e delle stragi del sabato sera, ma sanno conquistare importanti traguardi". A tutti è stata regalata una targa di peltro incisa a mano dall'assessore in persona.

mercoledì 13 febbraio 2008

Bisogna saper perdere

Il conflitto d'interessi de noantri è meravigliosamente esemplificato dal colorato settimanale "Appunti", diretto da Luigi Ingegneri. Il buon Luigino, qualche tempo fa, si mise in lizza per fare il coordinatore provinciale di Forza Italia. Il 24 gennaio, a pochi giorni dalla rielezione di Mario Borgatti a coordinatore, il numero di "Appunti" dedica alla notizia due pagine e un editoriale in cui Luigino perde ogni capacità di fair-play e titola "FI, più farsa che unità", in cui fa un'approfondita analisi della decadenza del suo partito a livello locale. Luigino cura anche i due lunghi articoli alle pagine 2 e 3 del settimanale. La prima meravigliosamente autoreferenziale: "Pubblichiamo l'intervento che Luigi Ingegneri non ha potuto leggere al congresso degli azzurri polesani". E chiosa: "La Presidenza, osservando scrupolosamente lo Statuto, ha preferito limitare lo spazio del dibattito ai soli delegati. Il direttore di questo giornale (cioè Luigino stesso! ndr), chiudendo non uno ma due occhi, ha accettato di pubblicare integralmente l'intervento". In nome della libertà di informazione, insomma, il direttore di "Appunti" Luigino Ingegneri ha accettato di pubblicare integralmente il testo dell'intervento di Luigino Ingegneri al congresso di Forza Italia. Ormai fa le riunioni da solo.

lunedì 11 febbraio 2008

Sono democratico, perciò decide lui...

Il Partito Democratico "porterà volti giovani nel mondo politico". "Supererà le vecchie logiche di partito". "Aprirà le porte ai giovani". "Le donne saranno sempre più rappresentate". Eccetera, eccetera. Per dimostrare di essere sulla buona strada, il Partito Democratico polesano ha iniziato con un bel litigio tra "correnti" a pochi giorni dal voto. Ma l'apice del successo l'ha raggiunto con il rimpasto della giunta Merchiori: dopo le dimissioni stizzite della Casonato, arriva la faida interna con la cacciata della Salmaso e di Ennio. Quest'ultimo, poi, non la prende bene, chiede di sapere perchè lo mandano via. Nessuno gli risponde. Al loro posto arrivano volti nuovi della politica come Gigi Osti. Mentre le politiche giovanili di Ennio vanno a Beppe Osti (!). Il giovane Federico Frigato entra in giunta con la delega alla cultura.
Con grande felicità di Ennio, che prima di lasciare i suoi collaboratori si sfoga descrivendo Frigato junior con una serie di aggettivi coprolalici che non riportiamo. Infine, la partecipazione femminile: finita la faida interna alla Margherita, gli assessori donna passano da quattro a due, mentre gli assessori uomini diventano sei. Si vocifera tuttavia di un ingresso in consiglio comunale di ben sette ballerine brasiliane afferenti all'Udeur.

giovedì 7 febbraio 2008

Fuffaworld


Leggo i numeri di "Euroworld Park", l'Europa in minchiatura sognata da Guido Raule e la sua banda di tedeschi, con i petroldollari provenienti dall'Emirato di Dubai. Darà lavoro a 30-40mila persone, attrarrà ogni giorno 30mila visitatori. Costerà tra i 22 e i 25 miliardi di euro, occuperà una zona del Delta del Po di 12mila ettari, in cui sorgeranno, oltre al parco giochi per eurodementi, una miriade di hotel di lusso, campeggi, centri commerciali, campi da golf, maneggi, perfino un college e uno studio medico, senza contare l'aeroporto, l'eliporto e la funicolare. Collegamenti ferroviari garantiti (con la mitica littorina Rovigo-Chioggia). Accesso alla Romea Commerciale e alla Nogara Mare (che esistono solo sulla carta). Mancano solo l'astroporto e il teletrasporto per completare l'opera.
Impatto ambientale? Nessuno. Forse qualche fagiano schiantato contro la tour Eiffel in miniatura. Al massimo qualche fenicottero rosa, oltretutto già provato dal saturnismo, potrà essere incidentalmente centrato da qualche pallina da golf "vagante". Taglio del nastro nel 2013, sempre che l'innalzamento del mare non rovini la festa inzaccherando le palandrane degli emiri.

Dopo la proposta "Euroworld", grande moratoria sulle stronzate, ed ecco fioccare migliaia di proposte interessanti per lo sviluppo del Polesine:
- Lo scivolo acquatico più lungo del mondo: partirà da Bergantino e raggiungerà Oca Marina, alimentato dalle acque del Po. D'inverno sarà fatto gelare e usato come pista da bob;
- "Polesine, terra di elfi e fate", parco naturalistico per l'avvistamento del piccolo popolo. Con annesso consorzio;
- "Museo dei Grandi Fumi": da Polesine Camerini alle centrali a biomasse, l'aria del Polesine in un suggestivo e soffocante percorso storico-tematico.
- "Il Polesine in miniatura", spettacolare parco in scala 1:800 che riproduce la nostra terra in miniatura. All'interno del Polesine in miniatura è visibile una miniatura del Polesine in miniatura che contiene infinite miniature del Polesine in miniatura;
- "Torna l'Adigetto a Rovigo". Le foto d'epoca ci mostrano com'era suggestiva la nostra città ai tempi in cui il fiumiciattolo limaccioso attraversava il suo centro. Il rilancio di Rovigo parte dal ritorno dell'Adigetto. Non resta dunque che deviare di nuovo il corso del fiume e riportarlo dove oggi c'è corso del Popolo? Troppo semplice. Al costo di 1.699 miliardi di euro è possibile traslocare l'intera città a due chilometri di distanza verso sud-ovest, facendo così coincidere il centro cittadino con l'attuale percorso dell'Adigetto.

mercoledì 6 febbraio 2008

La cacca pulita

Nel dibattito sulla riconversione della centrale Enel di Polesine Camerini, è entrato da qualche tempo un aggettivo interessante: "pulito", ovviamente riferito al carbone con cui si vorrebbe alimentare la nostra centrale di famiglia in basso Polesine. "La riconversione a carbone pulito" è ormai una frase fatta, un modo di dire, un grido di battaglia da parte dei sostenitori di questa opzione, dagli industriali al Comitato per lo Sviluppo. Sì sa, la comunicazione è importante: ed è curioso che i fans del carbone adottino un aggettivo che rimanda al linguaggio dei loro avversari, i tanto vituperati ecologisti che vorrebbero vivere ancora in capanne di fango senza corrente e acqua calda. Sono loro a parlare di "energia pulita", riferendosi ovviamente a opzioni fantascientifiche (in Italia), come il solare, l'eolico o il geotermico. E allora perchè non fregargli l'idea. "No al carbone!", gridano loro. "Sì al carbone pulito", gridano Costato & Ferro. "Ma proprio a carbone?", ci si chiede. "A carbone pu-li-to!", sillabano quegli altri. Un applauso all'idea.
L'unica magagna delle strategie di comunicazione è che prima o poi trovi qualcuno che te le rivolta contro. L'altro giorno la mia gatta ha fatto la pupù sopra uno dei miei pregiati tappeti persiani. Sconcertato per questa mancanza di etichetta l'ho rimbrottata: "Hai fatto la cacca sul tappeto!". Lei mi ha risposto: "Sì, ma è cacca pulita".

martedì 5 febbraio 2008

"C'è il ministro della Salute al telefono"

Rimanendo in tema di Sanità, leggo della conferma di Alberto Poirè come direttore dei Servizi Sociali dell'Asl 18. Questo direttore dal volto simpatico non ha mai nascosto le sue simpatie leghiste. Se l'ha fatto, non gli è riuscito bene, perchè lo sanno tutti. E del resto non c'è nulla di male. A questo proposito, si racconta un aneddoto di qualche anno fa: all'Ulss è in corso una riunione tra i dipendenti e un dirigente di cui non è dato fare il nome. Ad un certo punto, suona il telefono, una dipendente si alza per andare a rispondere. Torna poco dopo con la faccia sconvolta e balbetta timida: "C'è il ministro della Salute al telefono". In preda allo stupore, i dipendenti interrompono la riunione e il nostro oscuro dirigente corre a rispondere. Alza la cornetta, ansioso di capire per quale motivo il pezzo grosso romano si sia preso il disturbo di chiamare Rovigo. Gli risponde una voce inconfondibile dall'altro capo del filo: "Sono Alberto Poirè, ministro della Salute della Padania".

Flemma e attacchi d'ansia

Un amico di un amico di un amico racconta un simpatico aneddoto sull'assessore provinciale alla Sanità Brusco. Come molti altri suoi colleghi (non chiedetemi perchè), prima di approdare alla poltrona di Palazzo Celio, il compagno Guglielmo era impiegato in banca. Precisamente alla Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, nella sede di Ficarolo. Gli abitanti del ridente paesino altopolesano narrano che lo sportello del compagno Guglielmo si riconoscesse a distanza dal numero di persone in coda. A provocare gli interminabili ingorghi di utenza, proprio la flemma del baffuto cassiere, che con aria più che rilassata contava e ricontava le banconote, incassava gli assegni, effettuava i versamenti. Qualcuno un dì si deve essere spazientito di fronte all'andazzo rilassato mostrato dal cassiere, chiedendo giustificazione di cotanta lentezza. Il compagno Guglielmo si giustifica adducendo motivi di salute: anni prima, infatti, sarebbe stato soggetto ad un attacco d'ansia, tanto allarmante da indurlo a rallentare il ritmo. I maligni sostengono che i ficarolensi abbiano votato in massa Brusco (dato non verificato). I maligni sostengono anche che, da quando il cassiere è stabile a Palazzo Celio, il servizio cassa alla filiale di Ficarolo si è velocizzato.

lunedì 4 febbraio 2008

Buon San Valentino (in anticipo)

Nei circoli culturali in cui noi vecchi pettegoli ci raduniamo settimanalmente, si narra una storia molto romantica che ha per oggetto un autorevole uomo politico polesano. Pur afferente da sempre all'area centrista (nelle sue plurime mutazioni), il protagonista della storia non è uomo da farsi ingabbiare nelle direttive sulla morale pubblica invocate e così coerentemente difese dalla sua area di appartenenza: avrebbe infatti da tempo una relazione sentimentale con un altrettanto noto esponente di una organizzazione rodigina. Storia clandestina, ovviamente: d'altro canto l'uomo pubblico, se dotato di un minimo di dignità, non mette in piazza la propria vita privata. Anche per questo scegliamo di non rivelare le private identità dei protagonisti delle nostre storielle.
L'amore tra due uomini (o tra due donne), d'altro canto, non è più un tabù nella maggior parte degli stati democratici. Certo, potrebbe stupirsi il benpensante, chiedendosi come si può aderire ad un'idea politica che difende ad oltranza la famiglia, per poi saltare il fosso nel proprio privato retroscena, intessendo relazioni non consone al canone ecclesiastico: "famiglia = 1 maschietto + 1 femminuccia". Ma se c'è una lezione che questa storia ci insegna - e che sia d'augurio per San Valentino - è che l'amore davvero infrange regole, schemi mentali, pregiudizi. E che la sorpresa di scoprirsi innamorati è come un'onda d'urto che manda in frantumi i fragili e maldestri tentativi di costruirci un ego coerente.