Questa rubrica è curata da alcuni ospiti di un Centro di Igiene Mentale, a cui la cooperativa "Seconda chance", che offre inserimento lavorativo a politici sul viale del tramonto, ha subappaltato l'incarico ricevuto dalla lobby dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti. Pur dando conto di quanto accade alla giunta Costato, lo farà con la dovuta obiettività ed equidistanza che contraddistinguono il mestiere del cronista.
Grande concerto dei Napalm Death sabato sera all’Estragon di Bologna. Ma, secondo gli osservatori più attenti, l’esibizione della band sarebbe un’operazione di copertura organizzata dal cantante Antonio Costato per conquistare dopo Palazzo Nodari anche Palazzo D’Accursio.
“Affermare la Linea rossa è il solo modo per evitare che le destre si insedino nel capoluogo emiliano – dice Costato dal palco – la sinistra vive un momento di profonda incertezza sulle candidature dopo il ritiro di Sergio Cofferati che, pur stimolando giudizi differenti, ha impresso un marchio forte al proprio mandato. Questo, dunque, è il momento di applicare il metodo marxista-leninista nell’analisi della situazione politica e nella valutazione delle forze di classe invece di fare analisi e valutazioni soggettive. Bologna può e deve diventare un faro rosso per tutta l’Emilia Romagna! Ogni comunista, ogni rivoluzionario potrà assimilare profondamente e applicare con fermezza la linea, potrà conservare lucidità e spirito rivoluzionario e infine potrà perseverare in un orientamento politico giusto solo nella misura in cui riesce a valutare una situazione partendo correttamente dall’essenziale ”.
Parole accolte con applausi scroscianti e incontenibile entusiasmo dai tanti giovani accorsi a sentire la band degli ex leader degli industriali e attuale sindaco di Rovigo, accompagnato da Antonello Contiero, Cristiano Pavarin e Matteo Salvini nel ruolo di roadie. Ma mentre il gruppo stava eseguendo il terzo brano sul megaschermo alle spalle del palco compare la sagoma inquietante di Orlando Lupani, capo della massoneria rodigina e leader della lobby dei fabbricanti di poltrone.
“Hai fatto male ad abbandonare il municipio di Rovigo con i tuoi scagnozzi – dice con tono metallico – e hai fatto male ad accettare la disponibilità di Nadia Romeo a custodire le chiavi di Palazzo Nodari: tanto sai che lei farà l’assessore all’Ambiente in tutte le giunte da qui al 2050. E’ stata lei a dare le chiavi ai gran maestri che guidano i Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti che hanno ripristinato lo status quo ante. La tua esperienza rivoluzionaria non verrà nemmeno ricordata nei libri di storia e verranno riscritti tutti i quotidiani di questi giorni. La Giunta Merchiori, quindi, non ha mai interrotto il proprio mandato e nemmeno l’opposizione ha smesso di andare a cena con alcuni assessori a me simpatici. Lode!”.
Rabbiosa la constatazione di Pavarin: “Da quando la nostra Rovigo è entrata nel periodo della rivoluzione socialista, la contraddizione tra proletariato e borghesia è la contraddizione principale, la cui esistenza e il cui sviluppo determinano e influenzano l’esistenza e lo sviluppo delle altre contraddizioni. Questa contraddizione si riflette all’interno del partito dando vita alla lotta tra linea marxista-leninista e linea opportunista”. Costato, però, invita con la soggetta propria di un grande leader tutti a mantenere la calma e a guardare con fiducia al futuro. “La storia marcia insieme a noi, non preoccupatevi. Così, costantemente, nel mondo il nuovo sostituisce il vecchio, il nuovo subentra al vecchio, il vecchio viene eliminato per far posto al nuovo, il nuovo emerge dal vecchio. Proteggere attivamente i nuovi fenomeni, fare correttamente il bilancio delle esperienze e delle lezioni, sostenere calorosamente la crescita dei fenomeni nuovi significa perseverare nella rivoluzione, perseverare nel progresso: questa è la Linea rossa”.
Immediata la solidarietà del Caro Leader Kim Jong Il giunto con elicottero supersonico nel piazzale di Parco Nord a Bologna. Salito sul palco tra le grida festanti dei giovani, il Caro Leader ha abbracciato fraternamente Costato e i suoi più stretti collaboratori, esprimendo al microfono la piena solidarietà del suo Paese. “La Repubblica Popolare Democratica di Corea estende il suo pieno sostegno e tutta la sua solidarietà al popolo rodigino nella lotta contro i Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti per scacciarli dalla città e far valere i propri legittimi diritti, compreso il diritto all’autodeterminazione”. Kim Jong Il ha poi concluso la serata con i suoi amici all’osteria Alto Tasso, offrendo loro un bicchiere di Rosso Toscano come consolazione.
2 commenti:
Cazzi acidi vostri!!!
Si rende impellente l'esigenza di dare uno scrollone agli ammuffiti scaldapoltrone! Oltre a ciò denoto che tra le plebi e l'aristocrazia tutta serpeggiano sovvomimenti trasversali atti a disarticolare l'informazione genuina sulle condizioni del territorio e questo sia nel capoluogo che nella capitale etrusca d'oriente! Perbacco!
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