domenica 1 febbraio 2009

Le visioni di Leonida Gusmaroli #16

Rifugiato nella ridente città fantasma di Prypiat con altri eminenti miei amici, Leonida Gusmaroli riprende il proprio prezioso servizio di previsioni, annunciando che grazie alle straordinarie competenze tecniche di Gelmino Barozzi presto il centro ucraino sarà completamente bonificato dalle radiazioni e tornerà abitabile anche a chi non indossa la tuta protettiva in barozzio, innovativo materiale tessile sintetizzato dall’apprezzato intellettuale di Oca Marina.

Complotto per distruggere il castello!
Il procuratore capo del Tribunale del popolo di Rovigo, Antonello Contiero, scoprirà un piano di distruzione del Castello ordito dall’ex vice sindaco, Graziano Azzalin, esasperato dalle proteste dell’opposizione di centrodestra. L’ipotesi prevedeva il dirottamento di un aereo di linea sulla Torre Donà, il lancio con una catapulta del cadavere di Cicciuzzo Sconciaforni sulla Torre Mozza, lo schianto di un tir imbottito di esplosivo sulle mura. L’operazione sarebbe stata condotta a termine grazie alla collaborazione del terribile clan dei Putacenko di Adria.

Palazzo Vianello Monello
Di fronte al rifiuto di chiunque di entrare in Palazzo Celio perché infestato dal fantasma del compianto Vianello Monello, l’edificio verrà ribattezzato Palazzo Vianello Monello. La scelta provocherà le proteste della signora Augusta Taurinense, moglie di Celio Rodigino, che citerà per danni l’ectoplasma che, però, conquisterà per usucapione il diritto a tenere per sé l’edificio, grazie alla celerità della giustizia che arriverà a sentenza nel 2049. In cambio rinuncerà a chiedere di modificare anche la toponomastica della via in cui sorge la sede della Provincia.

Nuova presidenza dell'Interporto
Lo zio di Song Sang Woo diventerà il nuovo presidente dell’Interporto succedendo a Giuseppe Fini, garantendo efficienza e ripiano dei debiti, governando dal futuro il nodo intermodale attraverso una bolla spazio temporale creata appositamente dagli scienziati nordcoreani del 2099. “Per un Paese progredito e civile come il nostro - spiega lo zio di Song Sang Woo - è doveroso aiutare zone in ritardo di sviluppo come il Polesine, cui siamo legati anche per la fraterna amicizia che ha unito agli albori del 21° secolo il Caro Leader Kim Jong Il e Beppe Osti”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bentornato fratellino mio!