A rendere possibile il ritorno dell'ex pornodivo in quota Pdl e candidato con la Zarri alle prossime provinciali, il desiderio espresso su un letto di ospedale da Iginio Faggiano, il bambino gravemente ferito durante l'attentato. Nonostante lo stesso Cicciuzzo avesse inutilmente cercato di farsi scudo con il corpo del ragazzino stesso, nessuna parola di rincrescimento è venuta da lui e dai suoi familiari. Anzi, solo commosse frasi di elogio e comprensione per una figura pubblica la cui sorte travagliata tanto aveva intenerito i cuori dei rodigini. Dal suo lettino nel reparto rianimazione dell'ospedale di Rovigo, il piccolo Iginio ha dunque voluto vergare di proprio pugno una dolce lettera a Babbo Natale, come faceva ogni anno. Ma questa volta non ha chiesto balocchi per sè.
Caro Babbo Natale,
fino a qualche settimana fa avevo pensato di chiederti la X-Box o l'I-Phone. Ora però sono fermo a letto perchè mi hanno sparato in sedici punti, ho la milza spappolata e un polmone perforato, oltre a metà corpo paralizzato. All'inizio pensavo che l'uomo che mi aveva usato come scudo, mentre io ero lì per chiedergli l'autografo per mia mamma come regalo di Natale, fosse un uomo cattivo. Poi, mentre mi svegliavo dal coma e mi rendevo conto di avere un braccio che non andava più, ho riflettuto tanto, sai. Quindi non mi portare regali stupidi, quest'anno, tanto non me ne faccio niente, perchè i miei genitori per responsabilizzarmi mi hanno detto che ho sei mesi di vita. Ti chiedo invece di fare quello che puoi per riportare in vita Cicciuzzo Sconciaforni. Faresti contenta la mia mamma. Grazie e buon Natale.
Iginio
E il miracolo si è avverato. Mentre il piccolo Iginio entrava dolcemente in coma irreversibile, Cicciuzzo Sconcaforni è riapparso questa notte in un pub del centro cittadino, dove si è scolato cinque grappe torbate per festeggiare il ritorno in vita. "Sono davvero intenerito da questa dolce vicenda, è proprio vero che a Natale i miracoli si avverano - dichiara raggiunto al telefono - Per sdebitarmi con la famiglia del piccolo Ildebrando, lì, Ilario, come si chiama... comunque per sdebitarmi con loro invierò al più presto un autografo originale alla signora che tanto ci teneva. Mi sembra un bel gesto da parte mia per fare sentire loro la mia vicinanza in questo momento, credo anzi che dovrebbero ringraziarmi, magari dopo il funerale del bimbo, a cui purtroppo non posso partecipare perchè ho altri impegni".
Nessuna dichiarazione di rilievo è giunta invece dall'ufficio stampa di Babbo Natale, che preferisce mantenere un doveroso riserbo. L'addetto stampa Elfo Lasonil chiede invece una rettifica pubblica: "Si impone una smentita relativamente alle illazioni pubblicate su un noto quotidiano rodigino, secondo cui il signor Babbo Natale sarebbe in realtà il dott. Gaio Barfowskji sotto copertura, che avrebbe voluto rimediare con un miracolo ai danni prodotti dal suo invertitore metabolico. Assurdità che si commentano da sole e che lasciano il tempo che trovano, dettate probabilmente dall'esigenza di fare notizia a tutti i costi".
Nessuna dichiarazione di rilievo è giunta invece dall'ufficio stampa di Babbo Natale, che preferisce mantenere un doveroso riserbo. L'addetto stampa Elfo Lasonil chiede invece una rettifica pubblica: "Si impone una smentita relativamente alle illazioni pubblicate su un noto quotidiano rodigino, secondo cui il signor Babbo Natale sarebbe in realtà il dott. Gaio Barfowskji sotto copertura, che avrebbe voluto rimediare con un miracolo ai danni prodotti dal suo invertitore metabolico. Assurdità che si commentano da sole e che lasciano il tempo che trovano, dettate probabilmente dall'esigenza di fare notizia a tutti i costi".
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