giovedì 11 dicembre 2008

Il viaggio sulla Luna? Una truffa!

"L'ennesima buffonata di Renzo Marangon, una mera boutade propagandistica, supportata dal governatore Giancarlo Galan per bieche esigenze elettorali: ecco cos'è stato in realtà il viaggio sulla luna del Serenissimo III, tanto decantato dalle cronache dei giornali!"
Ritorna sulla scena in modo clamoroso, Terenzio Gasparetto, ex candidato alle provinciali e attuale coordinatore dello Uaar polesano. Lui, dice, aveva scelto di scomparire dalla ribalta, disgustato dall'impossibilità di cambiare, prima ancora che la politica polesana, gli stessi abitanti del Polesine. Non poteva che essere una rentrée fragorosa, dunque: "Preciso che non prelude ad alcuna ripresa della mia attività politica, benchè molti ammiratori abbiano chiesto un ripensamento e perfino uno dei candidati alle amministrative, non dico il nome, mi ha proposto di fare squadra", spiega Terenzio. Il motivo di tanto clamore è l'incredibile scoperta che il viaggio spaziale del Serenissimo III, capitanato dall'assessore regionale al Territorio, propagandato come la nuova frontiera del Nord Est in perpetua espansione, sarebbe stato tutta una bufala architettata ad arte. "Ho prove molto circostanziate di quello che dico - spiega l'ex leader indipendente - Basta analizzare al ralenti il filmato dello sbarco, quello in cui Marangon appone il vessillo di San Marco sul polveroso suolo del satellite, per accorgersi che è tutto un falso: non coincide l'angolazione della luce solare, ci sono dettagli delle tute che un esperto della Nasa troverebbe ridicoli, i movimenti di Marangon sul suolo lunare non sono in sintonia con quella che dovrebbe essere la reale forza di gravità. Senza contare che, con una certa facilità, sono riuscito a procurarmi alcuni spezzoni lasciati fuori dal montaggio in cui si vede Nicky Zoppellari togliersi il casco per fumare una sigaretta in assenza di atmosfera, nonchè una lunga sequenza in cui una Mini Minor con a bordo due sfattoni irrompe sulla scena e viene cacciata via dalla troupe a male parole".
Secondo Terenzio, l'unica prova del viaggio sulla Luna sarebbe l'incidente con il satellite-robot leghista Padanius, che solo in un eccesso di complottismo potrebbe essere visto come un'abile operazione pianificata. "Ritengo credibili altre ipotesi - dice - Ad esempio l'incidente potrebbe essere avvenuto per altre cause, come un guasto tecnico, per poi dirottare la colpa sulla collisione con il Serenissimo III per avvalorare la menzogna del viaggio. Un'inaspettata fortuna che ha permesso di salvare capra e cavoli, minimizzando così le responsabilità legate a una progettazione non conforme di Padanius". Il motivo del complotto, tuttavia, appare ancora piuttosto oscuro: secondo chi sostiene questa ipotesi, Galan avrebbe voluto dare una lezione di grandeur al potente leader polesano Beppe Osti, che con lo statista nordcoreano Kim Jong-Il stava progettando una spedizione sulla Luna, dove avrebbe costruito un grande mausoleo-monumento celebrativo, prima pietra di un grande complesso chiamato "Cittadella spaziale", da realizzarsi grazie a un team composto da Guido Raule, il patròn di Euroworld, e alcuni costruttori lituani già coinvolti in precedenti progetti. Nè Osti, nè altri protagonisti citati ribattono per ora a queste supposizioni. Rimane però inusuale l'alleanza tra Galan e Marangon, da sempre ostili l'uno all'altro come cane e gatto. Secondo alcuni analisti amici di Terenzio Gasparetto, Galan avrebbe messo fin da principio nel conto l'ipotesi che il bluff potesse essere scoperto, contando che in ogni caso questo avrebbe rovinato la reputazione dell'avversario Marangon, tagliandolo fuori dalla corsa alle provinciali. "Come siano andate veramente le cose - commenta Gasparetto - probabilmente non si saprà mai del tutto. E' comunque l'ennesima dimostrazione che dietro ai volti bonari dei nostri rappresentati politici si nasconde spesso una ragnatela di intrighi e complotti da cui tutti dobbiamo guardarci!"

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