Avviso ai lettori. Dopo la mia trasferta in Azerbaijan continuo a tenermi aggiornato sui fatti polesani solo grazie a una rete di collaboratori del territorio, come sempre malpagati e con problemi alcol correlati. L'attendibilità di quanto mi riferiscono, dunque, è più che dubbia. Siete pregati di tenerne conto. Mi riferiscono infatti che esistono in giro alcune persone incapaci di decrittare le informazioni che ricevono, al punto da non capire nemmeno le barzellette. Queste persone in genere impazziscono nell'arco di pochi anni, per motivi comprensibili: se uno racconta loro una barzelletta, ad esempio "Ci sono due marziani che incontrano Berlusconi...", costoro vanno nel panico gridando "Due marziani? Dove?!?!". Vi chiediamo di seguire queste persone, se ne conoscete, aiutandole a limitare gli effetti del loro gravissimo handicap cognitivo. E' un gesto di solidarietà che sotto Natale non si dovrebbe negare a nessuno.
Si chiama Jonathan, la tartaruga dell'isola di Sant'Elena che nei giorni scorsi ha raggiunto la veneranda età di 176 anni (notizia e foto Ansa).
Commozione e vivo interesse anche in Polesine. Ma anche l'ennesima occasione per fare polemica tra le forze politiche locali: "Auguri Jonathan - scrive in un bigliettino Mario Borgatti - Mi ricordo di quand'eri tanto piccola che ti tenevo nel palmo di una mano!" Nota poco apprezzata dal leader di Rifondazione Comunista, Valentino Lodo, che ha prontamente rettificato con un comunicato, battuto a macchina da Lucia Riberto: "Jonathan si chiama in realtà Mimmo - scrive acido - E sono stato io ad allevarlo nel palmo della mia mano! Il coordinatore di Forza Italia smetta di millantare sciocchezzuole prive di senso!" Rapida la replica di Borgatti: "Orsù, quando tu ancora ti cagavi nel pannolone io già volavo sull'aeroplano dei fratelli Wright! E cionostante sono ancora in forma come un giuovine di vent'anni. Se non ci credi sono pronto a dimostrartelo: non hai che da inforcare gli sci e farti umiliare! Tzè!"
La sfida, iniziata con una performance di biathlon finita in pareggio, è dunque proseguita al circolo bocciofilo di San Martino di Castrozza, dove i contendenti hanno iniziato a ordinare svariati giri di grappa nera, accompagnadola con degustazioni di formaggi di Primiero. Tutto si è concluso in tarda serata, quando i due sono stati fermati dalla polizia locale mentre lanciavano sassi contro la fontana di ghiaccio nel fiume. Dopo una rocambolesca fuga in macchina nel Parco del Paneveggio, i teppistelli sono stati quindi tradotti in gattabuia, dove hanno passato la notte a cantare tutto il repertorio di Bepi De Marzi. Commosso dalle doti canore dei due, ormai rappacificati, il questore della città ne ha immediatamente disposto la scarcerazione. Determinante la buona parola di Giovanni Papuzzi, che si trovava in loco al momento dei fatti, impegnato nella ricerca di prelibati finferli fuori stagione.
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