I lavoratori potranno scegliere al momento dell'assunzione se desiderano percepire uno stipendio o meno per le prestazioni lavorative svolte. Il datore di lavoro sarà comunque libero di erogare un premio in denaro una tantum come riconoscimento per la dedizione del subordinato.
E' la nuova bozza di riforma che il Governo sottoporrà quanto prima all'attenzione delle camere. Favorevole Confindustria: "Consente l'abbattimento dei costi del lavoro. Inoltre è un'opportunità per favorire l'ingresso nel mondo del lavoro delle nuove generazioni".
Dopo l'arbitrato, insomma, il governo torna a proporre innovazioni nel mondo del lavoro: in pratica i nuovi assunti potranno scegliere di non percepire alcun salario per l'impiego ottenuto, ma all'imprenditore sarà lasciata facoltà di stabilire un emolumento una tantum per compensare l'impegno. "La soluzione - spiega il ministro Sacconi - svincola così il rapporto tra datore di lavoro e dipendente o assimilato dal meccanismo freddo della retribuzione, favorendo l'instaurarsi di un rapporto fondato sul merito e la fiducia. Per il lavoratore rappresenta una notevole opportunità. Innanzitutto crea un clima più favorevole alla stipula di contratti a tempo indeterminato. Inoltre il lavoratore dipendente che sceglie di non percepire il salario è ovviamente sottoposto a una minore tassazione sul reddito".
Viva approvazione è venuta non solo dalla Confindustria, ma anche dalle altre organizzazioni del mondo produttivo. I sindacati, invece, si dividono: mentre la Cgil minaccia uno sciopero generale di un'ora tra le quattro e le cinque di domenica mattina, aperture alla riforma sono giunte dalle altre sigle. "E' una buona riforma, perchè consente di scegliere. Se un lavoratore proprio ci tiene al salario può comunque scegliere di rivolgersi ad un'altra azienda", spiega il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni. Ma il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, paventa gravissime ricadute sociali: "Lavorando gratis mi dite come cazzo si fa a pagare le bollette e fare la spesa al supermercato?"
Critiche a cui Sacconi replica garbatamente: "Credo che adottando uno stile più sobrio nei consumi si possa far fronte alle necessità della vita anche con retribuzioni ridotte o inesistenti - spiega - Ci sono ad esempio molti anziani con pensione minima che si procurano il pasto frugando tra gli scarti dei grandi mercati ortofrutticoli. La loro è una lezione di parsimonia e riduzione degli sprechi. Vorrei anche dire che i modelli positivi non mancano, se non si guarda alla realtà con il paraocchi dell'ideologia. In India, nello stato del Gujarat, è noto il caso di un asceta indù di 82 anni che dall'età di dodici vive senza mangiare, nè bere, grazie ad un'antica tecnica di meditazione yoga, il breatharianismo.Costui, dall'età di otto anni, ha sviluppato il completo dominio delle proprie funzioni corporali, divenendo capace di produrre urina nella propria vescica e rimandarla in circolo, nutrendosi autonomamente. Ammiro chi, come questa persona, ha saputo uscire da schemi logori. La Cgil provi a prendere esempio".
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