giovedì 5 agosto 2010

Sventata una strage a Rovigo!

Un clamoroso arresto riapre il dibattito sull'emergenza sicurezza nel capoluogo del Polesine, dove da tempo il Comune sta valutando di quali armamenti dotare i vigili nei turni di notte.
Ieri le forze dell'ordine, guidate dal commissario Rex, hanno arrestato un pericoloso serial killer, Serafino Caggiula (nella foto), baby pensionato depresso e cornuto, che progettava da tempo una sanguinaria strage per le vie del centro. Meticoloso e burocratico, Caggiula aveva redatto un vero e proprio piano d'azione, con tanto di diagramma di Gantt, rinvenuto dalla moglie Adele, che l'ha consegnato lesta alle forze dell'ordine prima che avvenisse l'irreparabile. L'uomo prevedeva di eliminare a colpi di revolver tutte le persone con cui scambiava un saluto per strada, pur non avendo idea di chi fossero. "Non è tanto perchè mi dà fastidio salutare gente che non so chi sia - appunta nelle sue carte - E' più che altro perchè nei giorni successivi scoprirò chi sono leggendo i necrologi e le notizie sul giornale". In seguito alla denuncia della moglie, Serafino è stato tratto in arresto e condotto in carcere. Sollevata la moglie: "Non ne potevo più di quella tarma umana che mi girava per casa in vestaglia. La pistola era mia: volevo usarla per sparargli, ma per fortuna ha fatto tutto da solo".
Il caso fa discutere come sempre il mondo politico polesano, preoccupato per l'insicurezza percepita nel comune capoluogo. "A questo punto non possiamo più rimandare la scelta di armare i vigili - commenta l'assessore Nadia Romeo - E smettiamola con le solite polemiche prevenute sul possibile uso di fosforo bianco in quartieri densamente abitati". Ma dal centrodestra si sollevano critiche durissime alla giunta comunale, rea di avere sottovalutato i pericoli che la città corre: "Dobbiamo proteggere i tutori dell'ordine da ogni eventualità - dichiara Matteo Zangirolami del Pdl -. Non possiamo pensare di correre ai ripari a tragedia avvenuta. Chiediamo che tra gli armamenti in dotazione ai vigili siano previste armi pesanti, maschere antigas contro gli attacchi chimici e un robot sminatore. Servono anche paletti di frassino per abbattere i vampiri e pallottole d'argento contro i lupi mannari, oltre a un indispensabile zaino protonico. E' inutile perdersi in sofismi sull'utilità o meno di queste armi e poi magari dovere correre ai ripari appena ce n'è bisogno!"
Il leader di se stesso Roberto Magaraggi chiede inoltre un piano di evacuazione della città nel caso la presenza di terroristi legati ad Al Qaeda dovesse richiedere l'intervento della Nato.

1 commento:

Gino ha detto...

Roberto Magaraggi è parente del celebre giornalista rovigiano?