Non credevamo nemmeno noi alle nostre orecchie, quando abbiamo sollevato la cornetta e all'altro capo ci ha parlato il veggente Leonida Gusmaroli: "Mi fate schifo per come avete ridotto questo glorioso blog. Per sopperire alla vostra pigrizia vi concedo di riempire almeno la domenica con la mia rubrica di previsioni sul futuro. Versate il mio onorario per questa e per le ventisette rubriche arretrate sul mio conto corrente". Lieti di rimanere in ferie, non abbiamo nemmeno letto quanto il telefax ci ha sputato sulla scrivania. Fatelo voi per noi.
Magaraggia sindaco. Sul serio.
Il Corriere del Veneto ha preso una terribile cantonata, rivelando che il consigliere comunale Roberto Magaraggia sarà il candidato sindaco del centrodestra. "Ma cosa diamine hanno scritto. Magaraggia è il nostro candidato, non cerchino di scipparcelo con vili trucchetti", tuonerà indignato il segretario del Pd, Gabriele Frigato. La scelta, spiegano dal centrosinistra, è caduta sull'istrionico sosia di Sgarbi proprio per "la necessità di individuare figure terze agli usuali schieramenti, che fungano da figure di garanzia all'interno della coalizione". Magaraggia confermerà l'interessamento, svelando di essere in trattative anche con il centrodestra: "Nessuno mi vieta di candidarmi per una mega listona di centrodestrasinistra. La difficoltà sarà scrivere il mio curriculum". Gli scenari si faranno ancora più confusi quando l'attuale primo cittadino, Fausto Merchiori, proporrà di candidare alla guida del centrosinistra Antonio Saccardin, ex assessore della giunta Avezzù. Ancora più confusa la sinistra rodigina, che prima firmerà un documento in cui dichiarerà la propria approvazione a prescindere a qualsiasi scelta del Pd, poi candiderà per errore come proprio portabandiera Albertino Stocco.
Rivoluzione per la rete viaria provinciale
Messa alle strette per la mancanza di fondi, la Provincia deciderà di privatizzare l'intera rete di strade del Polesine, sul modello delle autostrade. Dopo la Transpolesana, dunque, saranno a pedaggio tutte le strade provinciali e comunali, esclusi i vicoli ciechi. Dopo quindici anni di lavoro per ammodernare la rete viaria, nascerà il primo sistema autostradale integrato provinciale, che verrà inaugurato con una cerimonia in pompa magna dal futuro presidente della Regione, Renato Chisso, e dai tre presidenti della Provincia (tra qualche anno il Polesine verrà suddiviso in tre entità amministrative indipendenti), Renzo Marangon, Carlo Alberto Azzi e Antonello Contiero. Per andare da Rovigo a Castelmassa si pagheranno otto euro e quaranta centesimi. Da Adria a Porto Tolle ci saranno più possibilità: quattro euro e trenta con la Nogara-Rovigno, oppure cinque euro e dieci con la Supestrada delle Vongole.
Il destino di Cicciuzzo Sconciaforni
Durante il viaggio in motocicletta in Israele, il celebre pornodivo svanirà nel nulla. Dopo alcuni mesi tornerà a Rovigo, rivelando di essere stato rapito dai servizi segreti israeliani, che l'hanno portato in una prigione nello stile di Abu Ghraib. Verrà liberato praticamente subito, dato che la sua presenza manderà in fumo i programmi di tortura del Mossad: anzichè essere demolito dalle umiliazioni sessuali, infatti, Cicciuzzo Sconciaforni mostrerà di apprezzarle così tanto da diventare un idolo per gli altri prigionieri e perfino per molti carcerieri, affascinati dal suo animo libertino. Tornato in patria, il pornodivo annuncerà di volersi ritirare dalle scene, non prima di avere girato il suo capolavoro, "Il ginecologo della mutua", il primo film porno con protagoniste donne in avanzato stato di gravidanza. Inutili i tentativi della Cei di bloccare la diffusione del film: "Mi stupisce l'attacco bigotto e prevenuto nei miei confronti - commenterà Cicciuzzo - La scena della gangbang durante il parto è un inno alla vita nascente. Dispiace che non sia stato colto".
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