"Per rilanciare Rovigo occorre partire da tutti noi, i rodigini. Fuori dai partiti, ci vuole un nome nuovo, una persona autorevole, al di sopra ed al di là degli schieramenti politici".
Il Network Sinistra Intelligente lancia la candidatura a sindaco nel 2011 del popolare attore Cicciuzzo Sconciaforni (nella foto, sul set del film culto Star Whores), lanciando la sfida ai partiti e alle liste civiche che già scaldano i motori in vista della tornata elettorale. "Oggi più che mai la nostra città ha bisogno di persone competenti, ma anche di etica e di legalità - spiega il leader del movimento politico, Gerard Slaviano - Cicciuzzo Sconciaforni ha saputo in questi anni muoversi al di sopra delle appartenenze partitiche, divenendo punto di riferimento per tutte quelle brave persone che credono in una città diversa". Come i più avveduti lettori ricorderanno, infatti, Cicciuzzo ha esordito in politica con il Pdl, legato alla corrente della collega Federica Zarri, ritagliandosi progressivamente un ruolo di outsider, grazie anche alla fama acquisita.
"Intellettuale fuori dagli schemi, poco avvezzo alle ideologie e ai meccanismi di partito, convinto che certi temi non siano appannaggio nè della destra, nè della sinistra, Cicciuzzo gode di un meritato consenso bipartisan - spiega Slaviano - Ha saputo rompere molti tabù della destra e della sinistra, difendere i temi etici, riconoscere il valore delle persone guardando ai fatti e non alle appartenze. E non dimentichiamo i percorsi di giustizia e solidarietà di cui si è fatto promotore, spesso senza essere incompreso, ma mai cedendo di fronte alle critiche e agli attacchi. Ricordo che quando fu sbeffeggiato per la sua proposta di pace in Medio Oriente, mi disse: è solo questione di bile e di fastidio, perché ho trent’anni. Chi è visibile a trent’anni? Cantanti e calciatori".
La candidatura di Cicciuzzo potrebbe scompigliare le carte della campagna elettorale, anche perchè il pornoattore non ha ancora preso una posizione sulla recente rottura interna al partito, limitandosi a una battuta corriva ad un cronista: "Non posso negare che mi piacciano i fini ani". Qualcosa trapela indirettamente, invece, da un'intervista di qualche giorno fa alla rivista Slobodna Dalmacija: "Il futuro, certo, quello deve ripartire e si deve ricominciare lasciandosi alle spalle il passato. Ma sembra fin troppo banale dire che c’è bisogno di una nuova politica in Italia, che inizi di nuovo a essere al servizio del Paese e non dell’ideologia. Mi piacerebbe tuttavia che ci fosse un’alternativa che non venisse da destra ma neppure da sinistra. Ma la politica in Italia è una selva intricata, colma di dossier, veleni. Pensare alla politica come a un luogo dove poter trasformare le cose è difficile, quasi impossibile".
1 commento:
Io voglio Matteo Pappagone vicesindaco!
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