mercoledì 27 ottobre 2010

Caso Capezzone, c'è un testimone chiave

Daniele Capezzone è stato aggredito dal suo doppio malvagio. E' l'incredibile, ma credibile, verità emersa dalle indagini sull'agguato al oggi portavoce del Pdl, ferito al viso e al petto da uno sconosciuto.
A rivelare la dinamica dei fatti, un testimone chiave, la signora Rinalda, che portava il cane come ogni sera a pisciare sotto la sede del Pdl. La signora Rinalda non avrebbe visto in faccia l'aggressore, ma avrebbe colto con l'orecchio attento la violenta conversazione tra i due, sfociata in rissa. Una voce del tutto identica a quella di Capezzone, solo leggermente più pacata, lo avrebbe attaccato per il suo ruolo di primo piano nel governo Berlusconi: "E' un'eresia dirsi d'accordo con chi ha impostazioni clerico-fasciste su materie come il divorzio, la droga, la ricerca scientifica". Preparato a tali capziose argomentazioni, Capezzone ha cercato di smarcarsi, replicando secco: "Per l'Italia questo governo è l'ultimo treno, non so se dopo ci saranno altre chance. Grazie all'attuale legge elettorale, molto meno peggio rispetto a come viene descritta, e grazie alla saggezza degli italiani è iniziata una nuova fase politica. Con l'opposizione bisogna discutere di cose concrete, tematizzare i dibattiti e abbandonare l'atteggiamento da vergini violate dai cattivi berlusconiani".
La serena ed educata risposta dell'esponente Pdl non è servita a placare l'irrequieto contestatore, che per tutta risposta ha iniziato a inveire: "Berlusconi è come Vanna Marchi e Tremonti è come il suo Mago do Nascimento. L'Italia non può permettersi altri cinque anni di governo di Silvio Berlusconi: non sarebbero "ecosostenibili". Per non parlare di ciò che è accaduto sul terreno dei diritti civili, con un'autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve, contro l'aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica". La rissa sarebbe scattata dopo l'ennesima, gentile replica di Capezzone: "Questa legislatura ha il carattere di un'occasione storica per il nostro Paese, che va assolutamente colta: è vero, si parte da una situazione economica delicatissima, ma il Governo è determinato ad assumere decisioni nette e tempestive".
Secondo quanto riferito dalla signora Rinalda, sarebbero volate parole grosse: "Si davano reciprocamente del traditore e dello squadrista - racconta ai microfoni di Radio 24 - Poi ho sentito partire ceffoni e cazzotti come in un film di Bud Spencer e Terence Hill. Dopo alcuni secondi mi sono affacciata oltre l'angolo e ho visto Capezzone a terra sanguinante. L'altro invece era scomparso nel nulla".
Un caso che farà certamente discutere gli inquirenti, visto che il bruto pare si sia letteralmente volatilizzato. La polizia sta cercando invano di ricostruire la dinamica dei fatti con la vittima. Capezzone avrebbe infatti riconosciuto il facinoroso in una foto, in cui proprio il suo aggressore siede a fianco del leader radicale Marco Pannella (la riportiamo per facilitare le indagini).
"L'ennesimo frutto del clima odio generato dalle sinistre estremiste bolsceviche assassine e amiche dei peggiori dittatori - dichiara per stemperare il clima Maurizio Gasparri - Ora da Pannella ci aspettiamo che smentisca ogni possibile collegamento con il violento che ha pestato a sangue il nostro portavoce, e magari si scusi anche".

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