Cicciuzzo Sconciaforni (nella foto) era stato rapito dal Mossad, il servizio segreto israeliano, durante il suo viaggio verso la Terra Santa, e rinchiuso in un carcere segreto per prigionieri politici. Ma qualcosa è andato storto e ora il governo di Tel Aviv si prepara a rimpatriare il pornodivo rodigino.
Nè dà notizia il quotidiano progressista Haaretz, con uno scoop internazionale che fa luce su tutti i retroscena della scomparsa di Cicciuzzo nelle scorse settimane, mentre era impegnato in un pellegrinaggio in motocicletta verso Gerusalemme. Cicciuzzo sarebbe stato rapito da un commando israeliano in Turchia e deportato verso un centro di detenzione segreto nel deserto del Negev, con l'accusa di cospirare contro lo Stato Ebraico.
"Durante la detenzione, tuttavia, ci siamo accorti che la sua cattura è stato un autentico autogol - rivela una fonte interna al Mossad, intervistata da Haaretz - Abbiamo applicato su di lui il protocollo degli interrogatori già sperimentati sui prigionieri palestinesi, ma questa volta non solo non ha avuto effetto, ma ha perfino rischiato di danneggiarci". Secondo un sistema già noto ai frequentatori di Abu Ghraib e Guantanamo, infatti, i militari israeliani hanno sottoposto Cicciuzzo a moderate pressioni psicologiche comprendenti molestie sessuali, umiliazioni e varie forme di sevizia per spezzarne il morale e l'orgoglio.
"Tutto inutile, Cicciuzzo non ha ostentato alcuna vergogna nell'esibire pubblicamente la propria nudità, nè tanto meno hanno avuto effetto le umiliazioni sessuali a cui lo sottoponevano soldati e soldatesse. Sosteneva anzi che i nostri metodi di interrogatorio (piramidi umane di prigionieri nudi e incappucciati, detenuti costretti a indossare biancheria femminile, fellatio tra soldati e prigionieri, ammucchiate sodomitiche, detenuti imbrattati di escrementi, frustate con cavi e corrente elettrica sui genitali, ndr.) erano copiati pari pari da un suo film fetish del 1997". Nel volgere di pochi giorni, la presenza di Cicciuzzo ha avuto un effetto devastante sugli altri detenuti, ammirati dalla sua resistenza alle coercizioni e presto incoraggiati a seguirne l'esempio. "Non riuscivamo più a umiliare nessuno - continua la fonte segreta -, al punto che erano anzi Cicciuzzo e gli altri ad umiliare con il loro esibizionismo le nostre pur rudi soldatesse e perfino i soldati maschi. Qualcuno dei nostri, anzi, è stato corrotto da simili avances, al punto da fraternizzare in modo troppo fisico con i prigionieri. Il rischio peggiore, tuttavia, era che gli altri prigionieri, una volta liberati, diffondessero nella società palestinese i costumi libertini del loro idolo. Sarebbe un disastro per Israele: senza la scusa di combattere contro una società incivile e oscurantista, come faremmo a giustificare i nostri crimini di guerra nei territori occupati?"
Cicciuzzo è stato quindi liberato e nei prossimi giorni lascerà lo Stato di Israele per tornare in Italia. Soddisfazione dal ministro degli Esteri, Franco Frattini: "Se tutti gli italiani prigionieri da qualche parte si risolvessero da soli le loro rogne, senza tirare in ballo la Farnesina, io non dovrei ogni volta interrompere le mie vacanze alle Canarie", ha commentato a Porta a Porta. Il premier, Silvio Berlusconi, ha rivendicato con orgoglio il successo dell'iniziativa: "Per dirla con una rima spiritosa: è tutto merito mio, porcodio!"
Il quotidiano Haaretz avrebbe già ottenuto un'intervista esclusiva con Cicciuzzo, con molti dettagli su tutta la vicenda, che verrà pubblicata nei prossimi giorni.
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