"La sinistra radicalscic si diletta a ragionare di urbanistica per nascondere una semplice verità: il nocciolo di tutto è che le nostre città stanno diventando sempre più sovraffollate ed è su questo che bisogna intervenire".
Le comunali 2011 si appropinquano e Gabbano Maringelli (nella foto), noto esponente della borghesia rodigina ed ex rappresentante dell'Udc polesana, annuncia il suo ritorno in politica con la Lista Civica "Rovigo 30.000". Trentamila, spiega, è il numero massimo di abitanti che Rovigo si dovrebbe permettere. Lo slogan è: "Non ce n'è per tutti". Le alleanze? Si decideranno con chi condivide il programma elettorale.
Carissimo e carismatico Gabbano, è un piacere incontrarla qui, nell'anfiteatro del parco Iras. Ed è un enorme piacere anche sapere che l'età avanzata non l'ha costretta a rinunciare alla politica. Tra l'altro Leonida Gusmaroli ha previsto la sua vittoria da tempo. Ci parli ordunque della sua singolare iniziativa elettorale.
Ma quanto chiacchiera, signor cronista. E' presto detto: nei mesi caldi abbiamo realizzato un focus group con il Nane, il Bepi, il ragionier Gervaso e l'Osvaldo, che purtroppo ci ha lasciato appena una settimana fa. Tra una vittoria a burraco e un giro di ombre, è emersa la comune convinzione che i problemi della nostra città hanno tutti una radice comune: siamo in troppi. Italiani, barboni, extracomunitari, cani abbandonati, non ce n'è per tutti. E allora cosa facciamo?
E allora cosa facciamo? Ce lo dica lei, fintanto che facciamo una telefonata urgente.
Il ragionier Gervaso, che poi l'abbiamo subito buttato fuori dal gruppo, sostiene che bisogna ripensare la città, che se si continua a costruire nuovi quartieri la gente si troverà senza servizi e con tutte le strade rotte, perchè gli assessori oggi fanno costruire per intascare i soldi per il Comune, ma domani chi le ripara le strade nuove? Chi li fa girare gli autobus? Chi raccoglie il pattume? Il Gervaso dice che bisogna fare la città compatta, come dicono i radicalscic, ma noi non siamo d'accordo. E allora gli abbiamo detto: Gervaso, non siamo d'accordo, fondati un partito tuo, che noi ci facciamo la nostra lista civica. Ma mi ascolta?
Certo, certo. Vada avanti. Lei dice che siamo in troppi. Cos'ha in mente?
Io dico solo che non possiamo permetterci tutt' sta gente. Dispiace, ma è così. Allora le cito il caso di Tikopia, una piccola isola polinesiana. Là, siccome le risorse erano limitate, i tikopiani praticavano il controllo delle nascite per impedire la sovrappopolazione, perchè avevano chiaro che se le risorse erano per dieci non si poteva avere una popolazione superiore a dieci, altrimenti si moriva tutti di fame. Così dovremmo fare noi: limitare le nascite a tutti i costi. Lo facevano anche i romani, sa?
Il vostro programma elettorale?
Ogni bambino nato in soprannumero rispetto all’occorrente per mantenere la popolazione al livello necessario deve inevitabilmente perire, a meno che per lui non sia fatto posto dalla morte degli adulti. Pertanto dovremmo facilitare, invece di sforzarci stupidamente e vanamente di impedire, il modo in cui la natura produce questa mortalità. Invece di raccomandare ai poveri l’igiene, dobbiamo incoraggiare il contrario. Nelle città occorre fare le strade più strette, affollare più persone nelle case, agevolando il ritorno della peste. In campagna occorre costruire i villaggi dove l’acqua ristagna, facilitando gli insediamenti in tutte le zone palustri e malsane. Ma soprattutto occorre deplorare i rimedi specifici alla diffusione delle malattie e scoraggiare quella persone benevole, ma tratte decisamente in ingannano, che ritengono di rendere un servizio all’umanità ostacolando il decorso della estirpazione completa dei disordini particolari.
Con chi pensate di allearvi?
Ci piacciono alcuni elementi del centrodestra, coloro che criticano il proliferare degli immigrati e nelle politiche buoniste verso poveri e handicappati, ma temo che l'ala moderata porrà ostacoli a un nostro eventuale ingresso in coalizione. Noi alla fine correremo con chi condivide il nostro progetto, altrimenti tanti saluti.
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