Il nostro inviato Ivan Mancin ci scrive: "Siete dei cazzoni, non aggiornate più il blog da una vita". Gli rispondiamo: "Cazzone sei tu, che non ci mandi mai nulla dalle lande deserte di Scardovari e Ca' Mello in cui risiedi, godendoti un'immeritata pensione di invalidità". A stretto giro di posta, a mezzo di un cormorano addestrato, ci manda a dire: "Io vi ho mandato un sacco di roba, ma voi non leggete mai la mail". E così via, scambiandoci reciproche accuse. Concordiamo alla fine di pubblicare un suo intervento dal fronte, scritto (ci ha chiesto di precisarlo) sotto l'effetto di gamma-idrossibutirrato, assunto per errore in un pub, bevendo dal bicchiere di un'amica.
Nell'intenzione dei portotollesi e dei leghisti vi è la volontà di sviluppare il progetto del noto genio della viabilità scardovarese Toni Vallati, fatto proprio financo dal Governatore del Veneto Luca Zaia, della cosidetta "Superstrada delle vongole" che vedrebbe il proprio tracciato passare sugli scani in oggetto (nella foto, un rendering dello svincolo di Case Ocari).
Questo, secondo l'Amministrazione comunale del paese che vide gli ultimi giorni di vita del patriota risorgimentale Ciceruacchio, darebbe slancio al "turismo di visitazione in auto", soprattutto della centrale elettrica Enel che non si convertirà più a carbone (non è quindi più necessario approntare lavori di adattamento della Busa di Tramontana per il passaggio delle oltre 3000 chiatte carboniere), ma sarà il primo nuovo impianto nucleare italiano.
Sono già previste visite guidate prima al cantiere e in seguito alla centrale nucleare.
Enel ha già in serbo l'indizione del concorso riservato alle scuole elementari "Com'è ridente il mio Delta fluorescente".
L'auspicio comune dei politici locali e della popolazione, attirata dai 10000 posti di lavoro come cavie, promesso da Enel, è che l'ambientalismo del fare, che tanti risultati ha ottenuto nell'era dell'ex Assessore regionale Marangon, portotollese doc, abbia la meglio sull'ambientalismo radicale di Gennari e soci che intenderebbero invece preservare il territorio punteggiandolo di bungalow prefabbricati in lamiera e cemento, una mezza dozzina di megacentri commerciali e una trentina di darsene da diporto.
Chi avrà la meglio? Toni Vallati attende trepidante e speranzoso.
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