Dà il benvenuto alla nuova redazione di Monello Vianello, il primo blog interamente dedicato a conoscere la Padania e la sua gente, nientemeno che il Ministro della Semplificazione Normativa, Roberto Calderoli, che, non prima di avere bruciato altre ottocentomila leggi inutili durante un barbecue, ci ha concesso un'intervista esclusiva sulle nuove sfide che attendono il partito secessionista padano. Facendosi largo tra il fumo acre sollevato dai faldoni incendiati, il nostro corrispondente Everhard Fernandez ha chiacchierato per un'abbondante oretta con il ministro, prima di essere ricoverato in ospedale per intossicazione da biossido di carbonio.
Allora ministro, il federalismo è cosa fatta, la devoluscion l'abbiamo portata a casa, i negri li abbiamo messi in gabbia fuori dalle balle e gli zingari li stiamo rispedendo da dove sono venuti. Insomma, la Padania è realtà. Quali sono le sfide adesso?
Difendere la nostra Padania dall'invasione. Tu giustamente hai detto che ci siamo liberati dei negri, degli islamici e delle merdacce zingare che impestano le nostre città con i loro piagnistei e le loro elemosine. Una volta che avremo fatto saltare il 90% dei ponti sul Po e messo i checkpoint con i militari sugli altri, avremo risolto anche la piaga dei terroni di merda che vengono al nord a romperci i coglioni con il loro accento meridionale. Noi siamo il partito del fare e infatti facciamo. Però dobbiamo stare attenti, perchè i pericoli non sono finiti.
Allude alle notevoli infiltrazioni di genti meridionali all'interno delle forze dell'ordine padane?
No, per quelle ci stiamo attivando con una serie di concorsi di valore retroattivo per l'assunzione di nuovi dipendenti nell'amministrazione pubblica padana, prevedendo il criterio della residenza da cinque generazioni in terra padana e l'immediato trasferimento a sud del Po di tutti coloro i quali non rispondono a questo requisito. L'emergenza di oggi e del futuro riguarda le invasioni aliene. Cosa sappiamo? Siamo preparati a fronteggiarle? Perchè nessuno ne parla?
In questo senso va dunque l'iniziativa dell'europarlamentare Mario Borghezio, che ha chiesto all'Europa di desecretare i files sugli avvistamenti di Ufo.
Certo. I cittadini devono sapere che solo noi, il partito del fare, li difendiamo dalle creature di altri pianeti. Che potrebbero anche essere già tra di noi e allora abbiamo il dovere di individuarli. Oppure potrebbero avere sepolto sottoterra le loro astronavi e sbucare fuori quando meno ce lo aspettiamo. Non c'è sicurezza, se non che nessuno alieno si iscriverebbe mai alla Lega, perchè lo scopriremmo subito. Per questo dobbiamo agire subito, per prima cosa rivedendo i Cda degli enti pubblici e delle società partecipate, che potrebbero essere infestati dagli alieni. Solo gli uomini della Lega danno garanzie. E poi dobbiamo difendere i nostri cittadini, quindi dobbiamo costruire in project financing una cintura di almeno centoventi cannoni alimentati da centrali nucleari e posizionati lungo le linee di confine, per abbattere le astronavi prima che arrivino nella nostra atmosfera. Abbiamo già nominato Renzo Bossi presidente dell'Ente di supervisione del Piano, affiancandogli un Cda di undici uomini. Tutti provenienti dalla Lega, perchè solo della Lega ci si può fidare. Ora mi scusi, ma entro domani ho promesso di bruciare altre quindicimila leggi (si allontana agitando una torcia infuocata e ridendo).
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