sabato 28 febbraio 2009

Hanno rapito Cicciuzzo!

La gabbia del circo di Mosca aperta, gli abbondanti avanzi di cibo ovunque, ma nessuna traccia di Cicciuzzo Sconciaforni. Questa la scena che si sono trovati davanti gli agenti della Polizia della capitale etrusca d’oriente ieri mattina.
“Temiamo si tratti di un rapimento a sfondo politico – ha detto subito a botta calda l’ispettore Ildefonso Manetta – visto che la scomparsa del signor Sconciaforni avviene a poche ore dall’annuncio della sua alleanza con Norman Sciaccaluga”. E la conferma è giunta di lì a poche ore con una telefonata al Corriere del Veneto. “Qui Brigate Rosse per la costruzione del partito comunista combattente. Un nucleo della nostra organizzazione ha catturato e rinchiuso in un carcere del popolo il porco sionista Cicciuzzo Sconciaforni, lugubremente noto come uomo al soldo dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti. Le ragioni le troverete in documento che abbiamo lasciato sotto la saracinesca del bar della Pina. Non ci dilunghiamo oltre al telefono perché stiamo finendo i gettoni. Abbiamo provato, infatti, prima a telefonare ad Appunti ma non sapevamo avesse chiuso. Al Gazzettino non ci ha risposto nessuno perché hanno tagliato sugli impiegati. Allora abbiamo tentato al Resto del Carlino ma una persona sgarbata ci ha invitato a non rompere i coglioni. Alla Voce siamo stati sette minuti in attesa con il cicalino di “Con te partirò”. Ci siete, quindi, rimasti voi e le vostre fetide mezze pagine. Detto questo riattacchiamo e vi chiediamo di dare risalto all’operazione: è stato scandaloso che solo un blog di secondo piano abbia dato notizia della nostra azione alla piscina Baldetti nell’ottobre scorso. Ma l’Ordine non vi dice nulla, banda di pusillanimi?”.
Il documento afferma chiaramente che nell’attacco selettivo a Cicciuzzo si vuole colpire un simbolo e, in esso, il sistema di potere dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti (Vsa). “La strategia antiproletaria condensata nel “Patto della bistecca” viene elaborata e diretta in covi ben precisi e si trasmette attraverso una catena articolata che penetra in fabbrica e investe ogni altro ambito nella vita dei proletari. Questi covi, veri e propri gangli vitali del potere esecutivo, devono diventare obiettivi privilegiati dell’iniziativa rivoluzionaria attaccandoli nei loro dirigenti e spezzando via la micro pattuglia dei “cervelli” che come Cicciuzzo Sconciaforni mettono a punto le linee antioperaie.
L’incorporamento di Norman Sciaccaluga in una logica trasversale, permeata solo in apparenza da novità, rientra in questa strategia che vuole risucchiare in un patto neocorporativo anche chi a parole rappresenta istanze popolari. E questo è il disegno dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti (Vsa) che, attraverso il teatrino elettorale, vogliono far credere che tutto cambi perché nulla davvero cambi. I Vsa, al potere da oltre vent’anni, si sono costruiti come sistema di potere, capace di rigenerare e consolidare, al di là di ogni ideologia, la propria base economica e sociale. I Vsa non sono solo l’espressione politica di una classe, la borghesia in tutte le sue stratificazioni. Non esistono gangli vitali nella struttura economico-sociale del Polesine che sfuggano al controllo e al comando dell’idra Vsa. I suoi tentacoli penetrano tutti i posti chiave dell’economia, dell’amministrazione locale e della burocrazia, dei mass media. E’ chiaro, dunque, che Cicciuzzo Sconciaforni è prigioniero politico del proletariato. Come tale è assolutamente ingiustificato qualunque ottimismo su una sua gratuita liberazione. Molti sono ormai i compagni che in questi ultimi anni, rompendo con la paralizzante strategia pacifista del revisionismo, hanno ripreso la lotta per combattere l'ordine e le leggi della borghesia. Combattere per il comunismo.
Se vorrete riavere Cicciuzzo Sconciaforni libero, dovrete ridare le chiavi di Palazzo Nodari alla Giunta filocinese di Antonio Costato e consentire che la Linea Rossa si possa insediare anche a Palazzo Celio perché ciò significa che la forza delle idee, dei programmi, dell'organizzazione che tutto il movimento proletario rivoluzionario è in grado di elaborare e di esprimere, è così grande da costituire un punto di riferimento per una mobilitazione sempre maggiore della classe operaia e di ogni strato proletario. Per il comunismo, Brigate Rosse per la costruzione del Pcc”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma è vero che Cicciuzzo è un sacconiano?