martedì 27 ottobre 2009

Chi semina vento...


Beppe Traniello Gradassi al centro di una polemica su Facebook per la frase: "la lega è una merda che la morte del capo laverà via come un acquazzone primaverile quando pulisce le strade". La Lega, partito che si caratterizza da sempre per i toni sobri e misurati, si indigna di fronte a tanta virulenza. Da chi avrà mai imparato un simile linguaggio il signor Gradassi? Non certo dai compagni del partito di Veltroni. E allora da chi?

Ipotesi A: Mario Borghezio
- "Vogliono l'8 per mille? Noi ai clandestini bastardi gli diamo il mille per mille di calci in culo con la legge Bossi-Fini".
- "A Verona la Lega è stata troppo tenera con Papalia. Appena inciampa per la strada, qualcuno dovrà rifilargli una bella scarica di calci nel culo".
- "Non bisogna aver paura di rischiare: bisogna fare i nomi perché devono essere scolpiti i nomi di, di queste facce di merda".

Ipotesi B: Roberto Calderoli
- "La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni..."
- "Pacs e porcherie varie hanno come base l'arido sesso e queste assurde pretese di privilegi da parte dei culattoni..."
- "una squadra che ha schierato lombardi, campani, veneti o calabresi, ha vinto contro una squadra che ha perso, immolando per il risultato la propria identità, schierando negri, islamici, comunisti".
- "Non sopporto che, per difendere i loro diritti, gli omosessuali vadano in piazza conciati da checche".
- "Dare il voto agli extracomunitari, non mi sembra il caso, un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi, dai..."
- "Andremo a Bruxelles noi padani, porteremo un po' di saggezza della croce a quel popolo di pedofili"

1 commento:

Anonimo ha detto...

Forza Traniello!