"Abbiamo aderito tome tome cacchie cacchie a questa discutibile società consortile, ma lasciatemi dire che ci pare proprio di essere partiti con il piede sbagliato. Tra l'altro non si capisce nemmeno a chi faccia capo 'sta Eurobic II, quindi con chi ce la prendiamo, se non con la solita cattiva politica?"
L'associazione degli industriali, per bocca del presidente Fabrizio Rossi (ieri a Beijing Tv, il canale di stato cinese), esprime forti perplessità sull'avvio della nuova società consortile, che radunerà enti e associazioni di categoria per ridare slancio all'economia polesana. Innanzitutto, dice, una questione di marketing: "Non sono certo scaramantico, ma voi battezzereste una nave Titanic II? - spiega con ardita metafora - Ebbene, non si poteva trovare un nome un po' più originale?" Rossi, però, non entra nel merito della sterile polemica su Eurobic, che tanto male ha cagionato a persone dabbene e certo non ha aiutato l'economia polesana. Semmai qualche rilievo lo fa sulla scelta del presidente. "Quel Jacopo Carlotti che titoli ha per fare il presidente di una società? Non dico che la sua rubrica destrorsa sulla Voce non mi provochi momenti di autentico sollazzo, ma oggi al Polesine serve gente preparata, non dilettanti allo sbaraglio".
Carlotti, che in queste ore sta prendendo accordi per le nomine in consiglio di amministrazione, replica a Rossi nella rubrica "L'oblò", con la consueta sagacia. "Come avrebbe sentenziato Tertulliano, Credibile est, quia ineptum est. Chi è questo Rossi? Cosa ha dato all'economia polesana? Perchè non si fa gli affari suoi? Avete notato la sua somiglianza con Braccobaldo Bau? Ciò che intendo dire è che, come sempre, quando in Polesine si cerca di produrre rinnovamento, dalle direzioni più imprevedibili si mettono in moto meccanismi per creare attrito e ostacolo e restaurare lo status quo. Rossi, evidentemente, ha in mente qualcuno dei soliti nomi da piazzare a capo della nuova società. Forse non gli va che a dirigere un'innovativa realtà economica polesana ci sia un volto fresco come quello di Jacopo Carlotti e, ancora peggio, non ci sia uno dei suoi uomini. Non dico altro. Non perchè non ami attaccare i miei avversari con velenosa prosopopea, ma perchè ho lasciato l'Audi parcheggiata in doppia fila e già sento strombazzare con insistenza".
2 commenti:
ero convinto che esistesse già un qualcosa del genere che mi sembra si chiami Consvipo, o sbaglio? anche se sarebbe stato più credibile chiamarlo Eurobic secondo.
non sono convinto del fatto che "Salsiccia" ,che ora ne è a capo, abbia le stesse qualità politico-amministrative che potrebbe avere Jacopo.come dire: "si stava meglio quando si stava peggio?"
Non confondiamo le cose. Il Consvipo è un ente che funziona e ha bilanci in attivo, anche se non ho ancora capito cosa fa. Zanellato è appena arrivato, diamogli almeno il tempo di deluderci.
Eurobic 1, come ricorderai, fu una società ben gestita, ma sfortunata. Adesso non starei qui a cercare di capire com'è che andò a finire, sennò la buttiamo sul politico. Sono sicuro comunque che fu sfiga, e non responsabilità, anche perchè colui che la amministrava, pur essendo vituperato da media e cittadini invidiosi, mi risulta non giri con un abito a righe e una palla al piede, ma con completi eleganti e una macchina di cilindrata considerevole. Ciò significa chiaramente che non ci sono addebiti nei suoi confronti.
Eurobic II come andrà? Mah, confido che affidarne la gestione a una figura indipendente dalla politica come Jacopo Carlotti sia una scelta vincente. D'altro canto potremmo passare ore ed ore a enumerare le scelte vincenti fatte in questi ultimi anni in Polesine, no?
Ma ora scusami, ho appena letto sul corriere che cambiare i cartelli del casello di Boara per fare contenti gli industriali ci è costato 18mila euro. Ma non potevano fare una colletta gli industriali?
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