venerdì 2 ottobre 2009

La tomba di Vianello Monello

"Sono molto addolorato per la morte di Vianello Monello. L'avevo ospitato sperando che trovasse qui da noi quella serenità che gli sfuggiva da tempo. Propongo ai familiari di inumarlo qui, dove ha trascorso le ultime settimane di vita".
Sono parole toccanti, quelle di Ernesto Zen (nella foto d'archivio), presidente della repubblica autonoma di Zenania, che aveva accolto Vianello Monello dopo la fuga con la pornostar Gesualda Laputtana, e dove l'elzevirista ha trovato la morte per mano di Alvtro Pitali, folle assicuratore intenzionato a impedire che Gesualda rivendicasse un eventuale risarcimento per i danni al suo prosperoso seno, assicurato per una cifra stratosferica alla Sgrausa Srl. Mentre la famiglia ha annunciato la nascita di una Fondazione in onore del dipartito, Zen lancia una proposta per la sepoltura dello stimato scribacchino del Corriere del Veneto. "So che Vianello Monello ambiva a diventare l'attore porno più famoso del suo tempo, surclassando il primato di Cicciuzzo Sconciaforni - spiega il presidente - Ebbene, dopo il trasloco del cadavere di Cicciuzzo, la sua tomba monumentale è rimasta vuota. La metto a disposizione per accogliere le spoglie di Vianello Monello. Sul cippo funerario c'è la dedica Al più grande attore porno polesano, la Storia renda eterno ricordo. Penso che a Vianello farebbe piacere essere ricordato così".
Interlocutoria la risposta dei familiari, che per bocca di Zuzzurro Buzzurro ribattono: "Ci penseremo su, non so se a Vianello Monello avrebbe fatto piacere ricevere un titolo riciclato. E poi in verità la Fondazione che stiamo costituendo ha altri piani per la salma del nostro congiunto. Valuteremo, discerneremo e disquisiremo della questione in privata sede. E' tutto. Levatevi dai coglioni".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Toni Contiero (Arre, 23 agosto 1955), è uno scrittore, poeta e fotografo italiano.

Inizia il suo lavoro con la rivista alternativa Frigidaire nell'83. Pubblica un fumetto con Corrado Costa "Caccia ai sette errori in un film visto due volte di seguito" e su testo di Carmen Covito "Soft Streams" che ha per protagonista Jo Squillo, utilizzando la tecnica della manipolazione della Polaroid sx70 tipica della scuola americana iniziata da Lucas Samaras. Viene spinto alla fotografia dall'amicizia con Luigi Ghirri che lo stimola alla sperimentazione pura, e che scriverà la presentazione alla Mostra "A ciascuno il suo" nel 1989. Nel 1984/1985 collabora con la compagnia Aterballetto presso i teatri di Reggio Emilia come fotografo di danza. Nell'85 collabora con Spagna e Jo Squillo per le quali realizzerà alcune copertine di dischi, come Easy Lady, Call Me e del primo LP solista "Dedicated to the Moon". Nel medesimo periodo realizza alcuni video sperimentali tra i quali "Bizarre" per la regia di Alessandro Furlan su musiche di Jo Squillo e "Le derniere Etrusco" su musica di Klaus Nomi. Nel 1995 pubblica il suo primo libro "Fuggiasco" in collaborazione con il pittore Wainer Vaccari. Nel 2003 in collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro "Dolore e Poesia" e nel 2006 il suo primo romanzo "Galleria Buenos Aires" (Aliberti Editore) con una nota sempre di Manlio Sgalambro al quale lo lega una decennale amicizia. Dal 1995 insieme ad altri, fonda la piccola casa editrice La Pietra Infinita specializzata in edizioni a tiratura limitata che privilegiano il recupero delle antiche tecniche di stampa con caratteri mobili di piombo ed in legno. Si studiano anche le carte che vengono realizzate artigianalmente appositamente per ogni edizione. Per la Pietra Infinita ha disegnato e curato le edizioni di "La Cura" in collaborazione con gli autori Franco Battiato e Manlio Sgalambro, di "Segrete" con testo di Manlio Sgalambro ed acquerelli di Davide Benati, "Peeling Oranges into flowers" in collaborazione con Pantaleimon (Andria Degens) e di Stabat Felix" di David Tibet. Nel 2007 ha pubblicato il suo primo libro di poesia "Le Martyre des Fleurs" con musiche di Andrea Chimenti e con un testo critico di Paolo Lagazzi scrittore e critico (tra gli altri) di Attilio Bertolucci, Pietro Citati, Kikuo Takano per i quali ha curato i Meridiani per Mondadori. Nel 2008 ha ripreso la fotografia sperimentale realizzando un lavoro dedicato ed ispirato a Roland Barthes, Camera Rol pubblicando un libro d'artista in 6 copie su carta giapponese ed una mostra dal titolo "Lovely Ana" sui disturbi esistenziali ed alimentari di una giovane donna. Sempre nello stesso anno ha curato e disegnato in collaborazione con Giovanni Lindo Ferretti e Gianni Maroccolo l'edizione a tiratura limitata di "Del Mondo" e di "Annarella e con il gruppo inglese dei C93 - David Tibet/Anokh Peh "Birth canal Blues". Sue opere sono conservate presso il Csac - Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma. Fonda nel 2009 insieme a Gianni Maroccolo e Toni Verona (Ala Bianca Group) una nuova casa editrice, Al Kemi Lab che si occuperà di edizioni a tiratura limitata di opere d'arte legate alla musica, il teatro, la letteratura, la video arte, la fotografia con l'intento di valorizzare le produzioni indipendenti.