La prospettiva di vedersi togliere un lauto guadagno ha fatto rimettere in moto le rotelline all'interno della testa del professor Achmed, incaricato di clonare Vianello Monello dopo la sua morte.
"Parlo di rotelline materiali, non metaforiche - precisa lo scienziato uiguro in conferenza stampa - Anni fa ebbi un tremendo incidente in moto, che mi provocò gravissimi danni cerebrali. All'ospedale civile di Kashgar mi innestarono una protesi meccanica con ingranaggi e rotelle. Ma non sto a spiegarvi come funziona, sennò andiamo fuori argomento".
Lo scienziato, che ha tosto ricevuto un bonifico dalla famiglia di Vianello Monello, intende riparare il Dna del corsivista defunto, il cui cadavere è rimasto gravemente danneggiato nel trasporto dal Polesine allo Xinjiang cinese, prelevando un campione cellulare compatibile. "Inizialmente abbiamo chiesto la disponibilità di suo fratello gemello, Monello Vianello, il quale però ha dichiarato di non essere favorevole, in quanto ha paura degli aghi - racconta Achmed - Dunque otterremo il Dna da un altro parente stretto: il figlio".
La compagna di Vianello Monello, la pornodiva Gesualda Laputtana, ha firmato l'autorizzazione a prelevare un campione cellulare dal feto che essa porta in grembo, con un'operazione all'avanguardia che, assicurano gli scienziati, non comporterà alcun rischio per il nascituro. Il Dna ottenuto verrà utilizzato per ricostruire quello compromesso, potendo così clonare un Vianello Monello fedele al 97% all'originale. Si complimenta la Fondazione Vianello Monello, per bocca del congiunto Balasso Gradasso: "Finalmente il nostro caro potrà tornare in vita, non certo per merito di quell'egoista di suo fratello, nè tanto meno per merito dell'immobilismo politico polesano, ma grazie ai prodigi della tecnologia uigura. Viva la tecnologia uigura!".
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