"Ora confesso tutto e spero che nostra figlia ci perdoni e torni da noi". Si confessa in un'intervista al Gazzettino, il signor Gabriello Laputtana, padre della pornodiva Gesualda, fuggita in località misteriosa assieme al figlio Antenore e al clone ibrido Cicciuzzo Monello, entrambi portati all'età adulta con un acceleratore metabolico.
"Gesualda, come quei due poveri ragazzi, è vittima di un destino crudele. Ma credetemi se vi dico che non volevamo che andasse a finire così", dice il padre, che conferma quanto ormai si sapeva: lei e Cicciuzzo Sconciaforni sono fratelli. Un fatto che ha generato parecchi problemi, visto che proprio Cicciuzzo ha messo incinta Gesualda sul set di un film porno. "Adesso che avete riepilogato tutto 'sto can can, posso parlare? - attacca Gabriello - Le cose sono andate così: quando verso la fine del 1980 abbiamo saputo che Alduina, mia moglie, era incinta, Cicciuzzo, che in realtà avevamo battezzato Clicerio, aveva nemmeno due anni. Subito ci rendemmo conto che non potevamo permetterci di mantenerli entrambi, anche perchè Clicerio, cioè Cicciuzzo, già mangiava come un tirannosauro. Di abortire non se ne parlava: entrambi siamo cattolici e andiamo ogni anno in pellegrinaggio al santuario di Santa Maria di Collemaggio. Abbiamo quindi deciso di tenere la piccola Gesualda e di vendere Cicciuzzo ad un'asta clandestina, organizzata da un'associazione di coppie sterili, che non riuscivano ad accedere alle normali adozioni".
Alla fine Clicerio, con il nuovo nome di Cicciuzzo, è stato adottato una coppia di Castelletto di Branduzzo, in provincia di Pavia, l'allevatore di vacche chianine Doloride Sconciaforni e sua moglie Lavinia Lamertini d'Arbaud de Porchères, discendente del famoso poeta del diciassettesimo secolo (li vedete nella foto). "Non è incredibile come, pur crescendo separati, Clicerio e la nostra Gesualda abbiano finito non solo per fare lo stesso mestiere, ma adirittura per condividere una parte importante della loro esistenza?", commenta tra le lacrime Gabriello Laputtana, stringendo a sè la moglie.
Ora i genitori lanciano un disperato appello: "Gesualda, torna da noi. Ormai non possiamo più fare nulla per quel panzone di Cicciuzzo, ma non vogliamo che tu perda la tua felicità per un piccolissimo incidente di percorso. Siamo disposti a liberare il sottotetto, per ospitare in un comodo letto a castello anche tuo figlio Antenore e quel coso chiamato Cicciuzzo Monello. Ma ti prego, non abbandonarci! Sei il bastone della nostra vecchiaia, al limite manda un bonifico!"
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