lunedì 22 marzo 2010

Storie verissime!

Era già accaduto un episodio analogo due anni fa, ma a causa della "Operazione Smemoria" che ha tolto i ricordi a tutti i polesani, nessuno se ne ricorda più.
Così tutti si sono sinceramente stupiti quando hanno scoperto che, dopo la nutria, il siluro e il gambero americano, un altro pericolosissimo animale alloctono è stato introdotto nell'ecosistema polesano, con grave nocumento per la fauna, l'avifauna e la megafauna locale. Una nuova colonia di tremors, i vermi giganti celebrati in un film di qualche anno fa, e in svariati penosi sequel, si aggirerebbe infatti nel sottosuolo della nostra provincia. Questi grossi invertebrati carnivori sono particolarmente attratti dalle vibrazioni. Sabato un vermone zannuto ha fatto strage, questa volta tra i clienti del Caffè San Marco, durante il terzo tempo della partita amichevole tra il Rugby Rovigo e la nazionale cantanti melodici. Attirato dalla musica stunza-stunza pompata a svariate migliaia di watt nel locale, il divoratore strisciante ha decimato un assembramento di truzzi e rugbisti nel loro momento di relax, squarciando ventri e strappando arti tra grida e inutile spargimento di sangue e visceri sul corso appena rifatto. Dopodichè, soddisfatto dello spuntino, ha ordinato uno spritz.
Immediata la presa di posizione di Merchiori, che ha invitato a non strumentalizzare l'accaduto, mentre i residenti dei palazzi vicini hanno chiesto di dedicare al verme assassino una via. Preoccupato il vicesindaco Graziano Azzalin: "Abbiamo appena rimesso a nuovo corso del Popolo, se venisse infestato dai vermoni assassini finisce che ce lo rovinano tutto prima della prossima campagna elettorale. Tanto valeva lasciarlo com'era". Intanto l'opposizione ha convocato una manifestazione di piazza, accusando la giunta Merchiori di non avere vigilato, mentre il leader della Lega, Antonello Contiero, accusa la Cina: "Ci fossero stati i dazi alle dogane, queste cose non sarebbero successe. Noi i vermi assassini venuti da chissà dove li spedivamo indietro a calci in culo. Questo lo sanno i tanti vermi onesti, che vengono qua non per uccidere e sbranare, ma per lavorare e pagare le tasse, e sono d'accordo con noi. Ma fra un po' governeremo noi, e allora saranno dolori, oh, se saranno dolori". Critici i negozianti: "Questi tremors mettono a rischio il commercio in centro, e pensare che c'è chi vorrebbe pedonalizzare il corso, forse per lasciarli scorrazzare indisturbati, facendo strame di corpi umani".
Drammatico il dibattito nel mondo ambientalista: alcuni fanno notare che questa specie non autoctona altera palesemente la catena alimentare, ma gli animalisti giudicano crudele abbattere gli esemplari, come vorrebbe fare la Provincia. Interrogato sulla faccenda, il consigliere comunale dei Verdi, Guido Romanin, ha affermato: "Non vogliamo essere il partito del no". Gli animalisti della Lav hanno invece ricordato che anche i tremors soffrono e soprattutto che studi empirici provano un elevato grado di intelligenza: questi animali tendono infatti a far agonizzare il più possibile le loro prede, prima di ucciderle. I bene informati ipotizzano già un ritorno sulle scene di Gino Spinello, che due anni fa aveva in qualche modo sconfitto i vermoni con l'aiuto del robot martellatore e di Nadia Romeo. Ma ormai non se ne ricorda più nessuno.

1 commento:

Gino Spino ha detto...

Ho un deja vu!