"Chiediamo alla Regione di sapere se corrispondono al vero le voci secondo cui sarebbe ormai pronto un razzo spaziale per traslocare la salma del compianto Cicciuzzo Sconciaforni fuori dal sistema solare al fine di mettere in sicurezza la nostra provincia dall'eventuale fusione nucleare dei gas contenuti all'interno del suo corpo".
La presidente della Provincia, Tiziana Virgili, esprime vivo rammarico per il comportamento di Palazzo Balbi, che starebbe agendo autonomamente per scongiurare il pericolo della distruzione del mondo e, di conseguenza, dell'economia del ricco Nordest. "Non ci piace l'idea di essere stati scavalcati, visto che eravamo riusciti a programmare una riunione con il Prefetto per oggi pomeriggio - scrive la Virgili - E' nostro interesse intraprendere azioni condivise per la tutela del Polesine, sia dal punto di vista paesaggistico e architettonico-culturale, sia della tenuta della nostra economia. E' chiaro che l'annuncio di un'Apocalisse scoraggerebbe quegli importanti investimenti di cui il Polesine ha oggi più che mai un disperato bisogno".
La richiesta di chiarimenti della Virgili arriva in un momento difficile, in cui la prospettata esplosione del pianeta Terra aggrava una fase di stagnazione economica e crisi politica. Ieri i socialisti hanno tolto l'appoggio alla maggioranza, con una lettera polemica a Palazzo Celio. "La fine del mondo è dietro l'angolo - scrive Gianni Nonnato - e la Provincia non ha ancora attuato quelle riforme di cui il nostro partito si fa da anni promotore, fin da quando ero assessore nella precedente legislatura. Non possiamo inoltre non fare notare come il mancato varo del Ptrc, inevitabile data l'esiguità del tempo a disposizione, costituisca l'ennesimo segnale di inerzia di questa giunta che ci pareva promettere un cambio di regime rispetto all'era Saccardin".
Durissimo anche il commento di Maurizio Ferro, leader dei lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle: "Avevamo finalmente avuto il via libera alla riconversione a carbone e ora tutto rischia di naufragare. Invito alla riflessione tutti coloro che, per capricci politici e pretese pseudo-ambientaliste, hanno fatto sì che l'iter si allungasse a dismisura. Se fossero stati un po' più lungimiranti, i cantieri sarebbero già aperti da un pezzo e ora avremmo migliaia di posti di lavoro concreti in Polesine. Speriamo in Galan". (Nella foto di repertorio, Ferro - al centro - con alcuni operai Enel durante una manifestazione pro-carbone pulito)
Ma in un'intervista a Rovigooggi.it lo scienziato bassopolesano Gelmino Barozzi gela gli entusiasmi: "Sapete perchè il Serenissimo VI si chiama così? Perchè tutti i razzi collaudati dopo il terzo si sono inabissati nella laguna di Venezia. Tanto per essere ottimisti, vi rivelo che Marangon e Galan stanno già collaudando il Serenissimo XII".
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