Spentasi l'ultima eco di dibattito sulle elezioni provinciali 2009, un altro vip rodigino rischiava di scomparire nel nulla, dimenticato da tutti dopo l'importante contributo offerto alle campagne elettorali di Franco Grotto e Gino Spinello. Siamo andati alla ricerca del pubblicitario portovirese Elfgaard Trombin: lo abbiamo trovato, via Facebook, nel tranquillo stato di Kiribati, in Oceania, dove ha aperto una singolare iniziativa imprenditoriale...
Caro Elfgaard, pochi salamelecchi perchè non c'è spazio: cosa fai di bello?
Beh, a parte prendere il sole e sbattermi la colf, passo le mie giornate lavorando nell'agenzia pubblicitaria che ho aperto con il mio amico Gustave F. qualche mese orsono.
Di che si tratta? Dicci, dicci...
Stufi di essere il braccio armato del consumismo più bieco, abbiamo deciso di aprire un'agenzia antipubblicitaria. Realizziamo spot che invitano a non riempirsi di prodotti inutili solo perchè ce l'hanno tutti o perchè ce lo presentano come l'ultima bovità. Il nostro primo prodotto è stato l'antipubblicità di Sky. Lo spot che io e il mio team abbiamo confezionato è molto simpatico: c'è una ragazza sul divano dall'aria visibilmente soddisfatta mentre il fidanzato la bacia avidamente nelle parti intime. Il jingle è "Perchè dovrei avere bisogno di Sky?". Ovviamente si sarebbe potuta realizzare anche una versione a ruoli invertiti, con protagonista un giovine che si fa succhiare l'uccello dalla amante, ma sarebbe risultato eccessivamente maschilista. Comunque, sempre per le signore abbiamo elaborato lo spot antidetersivo, che poi è simile a quello degli assorbenti interni: "In fondo - recita il jingle - sono tutti uguali". L'idea è che il bombardamento di novità nel campo dei detersivi sia solo fuffa: è davvero incredibile che ogni tre mesi ci sia un detersivo straordinario che pulisce come mai si era visto. Questo è l'emblema della degenerazione della pubblicità consumistica. Il nostro altro slogan, allora, è semplice: "Comprare il nuovo Mastro Lindo, perchè? Forse quello di prima non lavava?" Stesso discorso per gli assorbenti intimi, dove una signorina a cui viene proposto di usare un nuovissimo assorbente Lines che trasforma le mestruazioni in violetta di Parma replica che si trova bene con quello che ha e non capisce perchè dovrebbe avere la figa che sa di fiori.
Quanta poesia nelle tue parole. Tuttavia non mi stuferei mai di ascoltarti. Forse stimoli il lato gay che è in me?
Possibile, tutti noi abbiamo una vena di dolce. Io e Gustave, per esempio, una volta ci siamo baciati, ma non ci è piaciuto.
Interessante. Ma con che soldi potete mantenere una simile baracconata?
Abbiamo alcuni emiri sauditi ben contenti di sostenere un'attività che trovano interessante e innovativa, ma attingiamo a fondi di vari donatori privati, tra cui guru dell'economia in crisi mistica, asceti indiani che vogliono sbarazzarsi dei loro vili denari, camorristi intenzionati a riciclare denaro sporco e così via. Gustave, poi, è ricco di famiglia: sua madre si prostituiva nelle feste in di Tolosa.
E i vostri progetti per il futuro?
Beh, a parte l'antipubblicità che spiega che è inutile comprare un'auto adesso, tanto tra due anni praticamente te la regaleranno da quanto sono disperati di fronte a un mercato ormai saturo... dicevo, a parte ciò, stiamo lavorando a una grande campagna antipromozionale contro l'I-Phone, dallo slogan di sicuro effetto: "I-Phone, 499 euro. Cellulare buono + lettore mp3 buono, 150 euro. Perchè spendere i soldi alla cazzo?"
2 commenti:
L'estrazione di carbone e di uranio distrugge le basi vitali dei popoli indigeni
Bolzano, Göttingen, Berlino, 7 dicembre 2007
L'Associazione per i popoli minacciati (APM) richiama l'attenzione per l'8 dicembre 2007 sulle giornate di azione a favore del clima nel mondo insieme alle altre 80 organizzazioni membri di Alleanza Clima. I popoli indigeni sono in tutto il mondo le vittime maggiormente esposte alle conseguenze dei cambiamenti climatici. Per loro le questioni sul tavolo alla conferenza delle Nazioni Unite sul Clima di Bali riguardano la loro stessa esistenza. L'APM nell'ambito di Alleanza clima critica i nuovi progetti di miniere di carbone che ancora tanti governi in tema di politica energetica hanno all'ordine del giorno. La politica energetica basata sul carbone ha un impatto devastante proprio sui popoli indigeni. L'incremento di emissioni di anidride carbonica non provoca solamente un peggioramento dei cambiamenti climatici. I popoli indigeni temono anche che aumenti la corsa all'estrazione di carbone sui propri territori, con tutte le conseguenze negative legate all'estrazione.
La ricerca di fonti energetiche alternative ha portato anche a un rinnovato interesse per l'estrazione di uranio. Questo è quanto documentato dall'APM in occasione di queste giornate di azione a favore del clima e della conferenza per il clima di Bali con un dossier dal titolo "L'energia atomica non è un'alternativa. Il ciclo dell'uranio pesa sui popoli indigeni". L'uso dell'energia nucleare porta alla scomparsa dei popoli indigeni con la distruzione delle loro basi vitali. Molti di loro sono rimesti vittime dell'uranio da quando è partita l'estrazione su scala industriale. Circa il 70% dei giacimenti mondiali di uranio si trova sul territori di popoli indigeni come gli indiani e gli Inuit di Canada e USA, gli Adivasi in India, gli Aborigeni in Australia e i Tuareg in Niger. Sul loro territorio viene anche smaltito materiale radioattivo di scarto. Sul territorio dei Western Shoshone in Nevada negli Stati Uniti, così come presso gli Aborigeni a Maralinga in Australia e sull'Atollo di Moruroa nell'Oceano Pacifico sono anche state testate armi nucleari.
Spesso gli stessi abitanti indigeni vengono utilizzati come mano d'opera per le miniere. Ma gli standard sulla sicurezza nella fase estrattiva, così come anche nella gestione delle scorie sono a dir poco catastrofici. Aria, terra e falde acquifere vengono pesantemente inquinate, divenendo spesso radioattive. Molti lavoratori delle miniere e abitanti delle zone interessate contraggono varie forme di tumori. Il tasso di malformazioni fetali è altissimo. In Niger la causa del conflitto tra il governo centrale e i Tuareg è proprio la gestione delle miniere di uranio. Negli Stati Uniti la ricerca di nuovi spazi da utilizzare per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi e i combustibili esausti da anni vede un confronto legale tra i Western Shoshone e lo Stato, in quanto la zona individuata si trova proprio sulla Yucca Mountain, montagna sacra e territorio tradizionale dei Western Shoshone. Il circolo vizioso dell'uranio che ha già portato tanta sofferenza e distruzione per questi popoli, semplice non deve ricominciare. Per questo l'APM plaude alle scelte politiche dei governi europei che vanno nella direzione di un disinvestimento dall'energia atomica. In questo senso ci auguriamo che anche l'Italia possa restare anche in futuro fuori dal circolo della morte dell'uranio.
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2007/071116it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/07030it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070301it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070228it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/061108it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060526it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060314it.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-nord/shoshon-it.html | www.gfbv.it/3dossier/siberia/klima2006-it.html | www.gfbv.it/3dossier/siberia/sakhal-it.html | www.gfbv.it/3dossier/siberia/indsibit.html | www.gfbv.it/3dossier/popoli/pop2.html
* www: www.ipcc.ch | www.ip-ipy.org | www.raipon.org | www.gwichin.org | http://arcticcircle.uconn.edu/ANWR/anwrgwichin.html | www.gwichin.nt.ca | http://arctic.fws.gov | http://unfccc.int | www.npolar.no/ansipra/english/index.html
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Spiegatelo all'ambientalista Chinaglia, per favore. Magari lo dice al suo presidente
CORRIERE DEL VENETO, PADOVA 03-04/01/2009
REGIONE, I SOLDI PER LE FAMIGLIE DIROTTATI SULL'"IDENTITA VENETA"
, Quei quattro milioni di euro che la lega pretendeva ad appannaggio dei nuclei con almenno un genitore veneto,non sono andati perduti:finanzieranno,tra l'altro,la festa della befana,i pan e vin,i presepi viventi e i mestieranti dei tempi andati.
Cinquecentomila euro, dei milioni in questione, sono infatti stati dirottati dal fondo mai nato a quello per il sostegno dell'identità veneta.
VALDEGAMBERI: ( assessore UDC regione veneto, servizi sociali): "ma è possibile togliere soldi alle famiglie per finanziare quattro feste padane di paese?"
ZAIA (ministro Lega nord politiche agricole): "si è possibile,così ha deciso il consiglio regionale"
ISI COPPOLA (assessore PDL regione veneto al bilancio):"il fondo era del tutto sperimantale , quando si elimina un articolo della finanziaria regionale, è chiaro che quei soldi,poi,da qualche parte devono pur andare a finire"
FRANCO MANZATO (Vice Presidente Regione Veneto LEGA )quei finanziamenti "contribuiscono a mantenere vive la cultura e la storia del Veneto"
GIANCARLO GALAN (Regione Veneto) ho parlato con l'Assessore Coppola per risolvere in breve tempo la questione,guardando alla sostanza del problema,in aiuto alle famiglie più bisognose e senza differenza di RAZZA"...
E' assurdo che questa importante notizia non sia stata considerata nella nostra provincia a differenza delle altre.
Eppure a breve la povera gente, anche polesana, ne subirà le conseguenze
Lega PDL e UDC si scaricano le responsabilità reciprocamente mentre le famiglie venete disperate attendevano di conoscere gli estremi del fondo, considerando che davano per scontato, la possibilità di usufruirne attraverso un prestito fino a 6500 euro da restituire in 5 anni a tasso zero!!attraverso una richiesta motivata dopo che il proprio stato di indigenza sia stato certificato anche attraverso consultori familiari e caritas!!
In Polesine si fà finta di niente...bisogna aspettare vengano definite alleanze per provinciali?
prima di "sputtanarsi a vicenda"?
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