Un'operazione che, pur criticata dai pacifisti polesani con un appello affisso nella bacheca di via Cavour, ottiene il plauso dell'intero arco politico di stampo moderato: "Non possiamo pensare che la nostra bella terra diventi come il Sud - si legge in un comunicato della Lega Nord - E' ora di restituire sicurezza agli abitanti del Polesine". Riferimenti alla situazione meridionale anche nella presa di posizione del Pd, che non ha dubbi sulla legittimità dell'uso della forza contro chi attenta alle istituzioni: "Se negli anni Novanta avessimo inferto una severa punizione alla mafia, radendo al suolo Palermo con bombe termobariche, i sanguinosi attentati di quell'epoca non sarebbero avvenuti. C'è un uso della forza che è legittimo, quando serve a ripristinare la legalità e a tutelare una comunità da attacchi esterni". A fianco dei partiti polesani, molti i protagonisti della scena internazionale. John Mc Cain, pronto a correre per le provinciali dopo la sconfitta subita in novembre, appoggia in toto l'operazione: "E' ora di schiacciare quegli scarafaggi con tutte le armi del nostro arsenale. Ciò oltretutto rivitalizzerà l'economia". E l'ex segretario di Stato di Clinton, Madeleine Albright, che sembra prossima a diventare figura di spicco del Pd polesano, chiede parimenti di non perdersi in considerazioni moraleggianti, quando la posta in gioco è ben più alta: "Qualche pacifista arrabbiato mi ha chiesto se uccidere tremila abitanti di Badia Polesine su una popolazione di poco più di quattromila persone sia un giusto - dichiara al Gazzettino - Io dico che è il prezzo da pagare per fermare il terrorismo criminale che ha colpito la città. Ed è un prezzo equo. Sì, è un prezzo equo".
Intanto si preparano le operazioni dell'aviazione e dell'artiglieria, mentre fonti dell'esercito smentiscono che i raid siano già iniziati. "Il bombardamento del centro Essagi di due giorni fa è parte di una fase preliminare - spiega l'analista Giulio Passamilolio, ridendo - C'era il fondato sospetto che in quella struttura si fabbricassero ordigni artigianali da usare contro i cittadini polesani, dunque sono stati messi in condizione di non nuocere a nessuno. Anche l'interruzione della corrente elettrica in tutta la città e il blocco dei rifornimenti di cibo è parte di una normale strategia di pressione sull'area. Questo potrebbe indurre i cittadini a rivoltarsi contro i malvagi attentatori che vivono tra loro. Ma ne dubitiamo, per questo si stanno già preparando per i raid aerei, unica soluzione per fiaccare ogni resistenza. A scanso equivoci, preciso da subito che useremo anche armi al fosforo e napalm, così ci risparmiamo le solite polemiche. Va chiarito che la guerra si fa per ammazzare della gente, e possibilmente un sacco di gente, quindi non ha senso chiedere di farlo in modo garbato e cerimonioso, a meno di non pretendere di ripudiare davvero la guerra come dice la nostra Costituzione, cosa che avrebbe conseguenze devastanti per la nostra economia".
(nella foto, un'avvincente ricostruzione di come sarà Badia dopo l'operazione)
3 commenti:
Lo scrittore israeliano Abraham Yehoshua ha dichiarato ieri, in un'intervista al Gazzettino, il proprio sostegno al bombardamento di Badia Polesine: "uccidiamo i loro bambini oggi per salvarne tanti domani!". Immediato il plauso del mondo moderato polesano a questa posizione così lontana da fanatismi ed estremismi assassini.
Il nostro sistema socialista è un sistema genuinamente democratico che garantisce praticamente i diritti politici e le libertà degli operai, dei contadini e del popolo lavoratore tutto
berluska dice: "non bisogna esagerare quando si parla di crisi, in fin dei conti perderemmo solamente due punti di Pil, e torneremo ad essere come due anni fà"
"falsi allarmismi faranno solamente del male alla nostra economia"
viva kim sung
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