I giornali hanno minimizzato la reale portata della furibonda rissa scoppiata venerdì mattina in consiglio comunale. Una baruffa, hanno scritto, manco fossimo a Chioggia. Ma noi siamo andati come sempre al cuore della notizia, prelevando con un abile sotterfugio il vero verbale della seduta, che riporta scene di incredibile violenza. Un documento talmente scottante che abbiamo subito sospeso la rubrica settimanale di Leonida Gusmaroli per renderlo pubblico! I più sensibili smettano di leggere subito.Aldo Guarnieri: (...) e dunque, arrivato a metà discorso e scusandomi se ho sforato di 36 minuti, ritengo doveroso chiedere a questa assemblea un giudizio in merito al trattato di Campoformio: se Napoleone non avesse ceduto Venezia all'Austria, oggi come sarebbe lo scenario internazionale?
Vito Piccininno: consigliere Guarnieri, il tempo a sua disposizione è scaduto e ci ha francamente sforacchiato gli zebedei.
Guarnieri: presidente del consiglio, lei è un vero maleducato, perbacco! Mi lasci almeno finire...
Piccininno: No! Tiè, ti spengo il microfono! Ah! Ah! Ah!
Guarnieri: (mugugna frasi incomprensibili sulla madre di Piccininno)
Piccininno: Fingerò di non avere sentito, la parola a... la... a chi tocca?
Guarnieri: chiedo una sospensione della seduta! Altrimenti me ne vado, gran putifarre!
Piccininno: Ecco, vattene fuori dalle balle!
Guarnieri: Tizzone d'inferno! Mano ai clarini, miei pards!
Matteo Zangirolami: (si lancia oltre i banchi come un toro inferocito, caricando Piccininno)
Dante Buson: (spacca una sedia sul groppone a Zangirolami) Ah! Beccati questa! Oh! Oh!
Zangirolami: (si volta inferocito, afferra Buson per il cappotto e lo lancia contro i consiglieri di Rifondazione) Grrr!
Giovanni Papuzzi: Ehi, ragazzi, finalmente una bella rissa come ai vecchi tempi! Diamoci dentro!
Luca Paron: Ma va là, vecchio cammello! (Gli tira una bottigliata in testa)
Cristiano Pavarin: Te lo faccio vedere io, figlio di una puzzola! (Si scaglia contro Paron, molla un uppercut ma lo manca, sparando invece Stefano Bellinazzi contro Giuseppe Scaramozzino) Ops! (Ride)
Scaramozzino: Cazzo ridi? Ti faccio saltare i denti, te li aggiusto e ti faccio pagare il conto!
Pavarin: Ti gonfio come una zampogna e poi ti suono, ah!
Scaramozzino: Ti svito il cranio e ti cago in gola! (Gli assesta un cazzottone. In sottofondo, musica da saloon)
Fausto Merchiori: signori, atteniamoci ai protocolli!
Graziano Azzalin: giusto! Facciamo i bravi, su!
Paron: (lancia una bottiglia contro Merchiori, che si scansa. La bottiglia centra Azzalin)
Azzalin: maporcamadonnaboia! (Si tasta la fronte che comincia a sanguinare)
Merchiori: perdiana, Graziano, modera il ling... (una sedia precipita dalla balconata e atterra il sindaco)
Gabriella Rossi: Uh? Qualcuno chiami lo sceriffo!
Pavarin: (fa la uerega a Scaramozzino che urla di dolore)
Aniello Piscopo: mucio su Pavarin! (Piscopo, Zangirolami, Guarnieri e Mancin si lanciano su Pavarin e lo schiacciano a terra)
Pavarin: Ahimè, soccombo!
(Rumore di spari, un lampadario si stacca dal soffitto e cade in testa a Bruno Candita e Simone Bedendo, che si stavano azzuffando. Cala il silenzio. Guido Romanin esce timido da sotto il banco. L'assessore Moschin ride, non si sa perchè)
Agente della Digos: cosa succede qui, vi sembra il modo di comportarvi?
Merchiori: (detergendosi il sudore dalla fronte) Diamine, signora Guardia, ci deve scusare per il nostro comportamento davvero scriteriato...
Guarnieri: eh, se mi aveste lasciato parlare...
Merchiori: suvvia, Aldo, non riapriamo la polemica. Ora tu e Vito vi date la mano in segno di pace e la chiudiamo qui.
Guarnieri: (meditabondo. Alla fine cede e stringe la mano al rivale)
Merchiori: ecco, vedete? Perchè prendersi a male parole fuori dai protocolli? Dai, chiudiamola qui...
Guarnieri: e ora tutti al banco! Offro un bicchiera della staffa a tutti!
Consiglieri in coro: yu-huuuu! Evviva Aldo!!!
























