lunedì 24 novembre 2008

La fine di Padanius

Un drammatico incidente ha provocato la distruzione irreversibile del robot Padanius, l'incredibile macchina inventata dalla Lega Nord rodigina per proteggere i cittadini dai negri, finita in orbita qualche tempo fa per opera del malvagio alieno Hrrfulla'nghhtopeprp.
Il rottame di Padanius, che negli ultimi mesi era stato utilizzato per monitorare gli sbarchi di clandestini e che avrebbe dovuto servire da supporto nella missione di recupero di Guglielmo Brusco in Nepal, è precipitato ieri su un quartiere popolare di Zenica, importante città della Bosnia Erzegovina, provocando fortunatamente solo alcuni danni lievi. "Ma avrebbe potuto essere una strage! - tuona il sindaco di Zenica, Husein Smajlović - Chiediamo l'immediata apertura di un'inchiesta per accertare le responsabilità di questo drammatico incidente. Il robot Padanius era dotato di sofisticatissimi armamenti, è un miracolo che non sia esploso. In compenso è caduto proprio sopra la macchina di mio cugino, una Peugeot nuova di cui aveva pagato sì e no quattro rate. Il Comune di Rovigo dovrebbe gentilmente provedere a risarcirlo per i danni subiti".
L'assessore rodigino alla sicurezza, Nadia Romeo, promette di fare luce ma scarica da subito le responsabilità: "Innanzitutto Padanius è stato voluto dalla Lega, mentre noi abbiamo autorizzato solo il Martellatore, affiancato semmai da regolari vigili urbani armati di gas nervino - commenta indignata - Quanto all'incidente, la responsabilità non è certo nostra. Siamo convinti, e dimostreremo quanto affermiamo, che c'entri la spedizione sulla Luna recentemente avviata dalla Regione Veneto. Il razzo Serenissimo III, che trasportava Renzo Marangon e la sua squadra sulla Luna, ha transitato per alcune decine di minuti a stretto contatto con l'orbita di Padanius. Siano loro, dunque, a fare chiarezza". Nelle stesse ore giungeva da Palazzo Balbi un comunicato congiunto di Giancarlo Galan e Renzo Marangon, in cui quest'ultimo si assumeva la responsabilità del drammatico episodio: "Abbiamo sganciato i vettori appena raggiunta la debita quota - si legge nel comunicato - Non potevamo però sapere che avremmo incrociato l'orbita di Padanius, in quanto questo satellite non è mai stato autorizzato nè dalla Nasa, nè dall'Agenzia Spaziale Europea, nè da altre agenzie. Abbiamo ragione di supporre che uno dei vettori abbia centrato Padanius, facendogli perdere la rotta, fino a farlo precipitare nell'atmosfera terrestre. Ci scusiamo con gli abitanti di Zenica e promettiamo di ripagare i danni provocati alla macchina del cugino del sindaco, nonchè al quartiere in cui si è schiantato il robot. Quanto ai toni polemici sollevati da taluni, ricordiamo che il nostro shuttle è regolarmente provvisto di cartello con la "P" per avvisare gli altri mezzi, dunque non ci può essere contestata alcuna imprudenza".

2 commenti:

ERRE ha detto...

Evidentemente non s'è fatto un doveroso studio sui propellenti per vettori spaziali. La superficialità degli studi di fattibilità, la scarsa competenza dei tecnici e l'affidarsi a cineserie di basso costo determina codesti risultati. Nel frattempo nei segretissimi laboratori etruschi si continuano i collaudi del primo vettore spaziale etrusco capace di collegare la capitale etrusca d'oriente con Rovigo in 8 minuti netti compreso tempo di decollo ed atterraggio. Tzè!

Doctor Erre.

Anonimo ha detto...

A me comunque mi piace di pppiù il blog di Erre.
Antonio Lodo