Via Riberto, dentro Masin
Matteo Masin sarà il nuovo segretario provinciale di Rifondazione Comunista. Dopo avere sconfitto a colpi di Liquidator la vetusta cricca di Anna Lucia Riberto ridarà credibilità locale alla formazione guidata a livello nazionale da Paolo Ferrero. Il primo passo sarà il rilancio della presenza del partito nelle istituzioni, ricontrattando la presenza dei comunisti nella Giunta del capoluogo. A fronte della richiesta di deleghe di maggior peso, al Prc verrà accordata la responsabilità del Personale. Per affrontare al meglio il nuovo incarico e dare un segnale ai cittadini, l'assessore Giovanna Bruna Pineda muterà le proprie generalità anagrafiche in Giovanna Brunetta Pineda.
Un comunista tra le fila del Pdl
Matteo Zangirolami sconvolgerà il centrodestra, rivelando di essere in realtà Goffredo Bettini dirigente nazionale del Pd. "In verità - rivelerà l'esponente di An - sono sempre stato comunista. Da ragazzino ho promosso la svolta di Fiuggi per affossare quel letamaio neofascista del Msi. Oggi sono sotto mentite spoglie mi trovo al fianco di Walter Veltroni per ricostituire, a sua insaputa, un partito rivoluzionario di orientamento marxista-leninista a partire da quell'ammasso informe nato dalla sommatoria di Margherita e Ds".
Aboliti gli enti inutili?
Con un intervento durissimo, nel 2014 il governo Gasperoni abolirà finalmente tutte le Regioni e una sola Provincia: quella di Rovigo. "Abbiamo concordato sul fatto che le Regioni sono delle inutili baracche mangiasoldi - dichiarerà Daniele Capezzone, leader del Partito Biforcuto Italiano - Nei prossimi 15 giorni le annienteremo tutte, comprese quelle a statuto speciale, che potranno scegliere: rimanere in Italia o passare ad un altro paese. La Sicilia ha già affermato che passerà alla Libia e non li esortiamo ben volentieri a togliersi dai coglioni, quei terroni di merda. Vedremo se il Friuli deciderà di passare alla ex Yugoslavia! Ah! Ah!" Non saranno abolite, invece, le Province, ritenute ancora enti utili, in grado di coordinare le azioni dei Comuni, specie di quelli più piccoli, e di integrare i servizi: "Tranne quella di Rovigo - sentenzia Capezzone - che veramente non si capisce a che minchia serve. Abbiamo raggiunto la convinzione di smembrare il Polesine in varie parti: l'isola della Donzella è già passata alla Croazia, mentre i Comuni più occidentali andranno tra Mantova e Verona, la parte sud sarà data agli emiliani, il medio Polesine ai padovani e infine buona parte del basso Polesine tornerà a Venezia con tanti saluti".
2 commenti:
monello...ma cosa avrebbe detto di tanto grave il sindacalista della CGIL, rivolgendosi ai colleghi della Cisl?
oltre al fatto che gli stessi hanno sottoscritto con berlusconi un rinnovo di contratto veramente da fame! che per ora riguarda i lavoratori pubblici ma che poi si riverserà anche a quelli del privato! e che, forse,puodarsi,potrebbe essere,probabilmente,vedremo, ma vuoi vedere che, potrebbe essere che proprio cisl e uil gestiranno il "mallopo" delle previdenza integrativa dei dipendenti pubblici?!?!....
mah, preferirei che i giornali parlassero di sostanza, entrando nel merito delle questioni, invece di dare spazio a queste polemiche personali che distolgono dai veri problemi...
Ahimè, non ho visto il famoso filmato, ma posso immaginare vagamente i contenuti del turpiloquio. Stando al Gazzettino, Giuseppe Franchi avrebbe fatto osservazioni sulle preferenze sessuali dei suoi colleghi, immagino prendendole come metafora dell'atteggiamento assunto durante la trattativa.
Fare allusioni sulle preferenze sessuali altrui è offensivo? A mio avviso no, ma tutti sanno che sono un impenitente anarchico e libertino, e che in gioventù frequentavo bordelli e fumerie d'oppio in cui si praticavano in gruppo svariate pratiche sessuali non convenzionali. Nessuno mi ha mai criticato per questo, tranne mia cugina clotilde, una pia donna tutta casa e chiesa che morì anni dopo nella strage di piazza Fontana.
Insomma, è più grave infilarsi dei sedani nell'ano per provare maggiore piacere o abiurare al proprio ruolo di controparte in una trattativa per compiacere i padroni delle ferriere? Questo è un quesito a cui non so proprio rispondere. A meno che la critica di Franchi non fosse letterale e i suoi colleghi non traggano piacere fisico nel concedersi carnalmente a un leader di Confindustria. In quel caso hanno tutta la mia stima e Franchi, mi scusi, è proprio un bigotto.
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