venerdì 7 novembre 2008

L'incredibile ritorno di Vianello Monello

“C’è Vianello Monello dietro gli scontri nella Repubblica democratica del Congo, ma anche dietro la vittoria di Barack Obama negli States. Lo stimato opinionista ora rivive in cinquecento diversi cloni”. E’ questa l’incredibile rivelazione di un ex agente dei servizi cinesi passato al servizio del Mossad. Lo 007, che comprensibilmente vuole mantenere l’anonimato, racconta nel dettaglio una vicenda ricca di particolari inquietanti, ivi compresa una festa con tutti i cloni sfociata in una maxi orgia dovuta al narcisismo di Vianello Monello (vedi foto). “E’ bello fare sesso con qualcuno che si stima davvero” hanno commentato all’unisono i cloni.
“Tutto parte dal suo ricovero a Taiwan – spiega – in pochi sanno che l’oscuro medico Damiano Cerusico è in realtà un nostro informatore e lavora alacremente per la riunificazione di Formosa alla madrepatria. Indispettito per il debito contratto in Algeria e mai saldato dal collega Esculapio Fricchione, Cerusico ha deciso di prelevare il dna di Vianello Monello per cederlo ai ricercatori dell’università di Shangai che, in poche settimane, sono riusciti a riportare in vita l’amato elzevirista in più copie”. Una scelta dettata dalla volontà della Repubblica popolare cinese (Rpc) di aumentare la propria influenza nel mondo. “Un brillante intellettuale come Vianello Monello può essere utilissimo alla causa del socialismo – continua – ricordo con chiarezza questa frase dettami da un alto funzionario dell’intelligence. L’obiettivo, dunque, è di mettere a disposizione i cloni delle più prestigiose testate del mondo e sfruttare l’autorevolezza della firma per dirigere l’opinione pubblica”.
A confermarlo una raccolta di articoli di giornale. “Vianello Monello per esempio firma la rubrica Good Morning Kinshasa su L’Avenir, il principale quotidiano della Repubblica democratica del Congo. In questo pezzo, facendo ironie sul popolo Tutsi e il musical Tootsie, ha fatto riesplodere il conflitto nel Nord Kivu, regione al confine con il Rwanda. Questa presa di posizione ha spinto l’occidente a foraggiare lo scenario di guerra e il fare emergere i rapporti con l’ex generale Laurent Nkunda è servito a favorire nell’opinione pubblica la stima verso la Rpc come forza di pace che, peraltro, già ha firmato con il governo congolese contratti reciprocamente vantaggiosi per lo sfruttamento delle risorse proprio a ridosso del Lago Kivu che ora diventa teatro di violenti scontri”.
E poi la vittoria di Obama. “Sul Washington Post un altro clone di Vianello Monello si occupa di Good Morning Washington. Questo corsivo che spiega che John McCain nella scelta della candidata vicepresidente si è ficcato un Palin nel culo è servito a spostare in maniera determinante i consensi sull’esponente democratico che, non dimentichiamolo, godeva dell’endorsment di Pechino e di diversi suoi alleati quali Fidel Castro, Hugo Chavez e Kim Jong Il”. Immediata la reazione di Ugo Savoia, direttore del Corriere del Veneto: “Vianello Monello è una mia scoperta. Chiedo, quindi, formalmente a Hu Jintao di restituirmi l’originale perché possa riprendere la propria collaborazione con il quotidiano filocinese da me diretto. Se poi, con la vostra superiore tecnologia, potete darmi una mano a riportare Celio Rodigino nel presente ve ne sarei grato”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mancano i link alle puntate precedenti. Potresti metterceli come negli altri post per favore? Grazie mille! Sei bravissimo!

La Ghenga ha detto...

Veramente un link c'era. Cliccandolo ripercorrerai a ritroso le puntate precedenti...