Piuttosto di lasciare la città in mano a Cicciuzzo Sconciaforni, i leader di Rovigo Ovest e Azzalingrado sono disponibili a una riconciliazione. E per accelerare i tempi, ieri il check point Ponte Roda si è aperto per la prima volta per fare incontrare il Vladika Paolino e il capo della giunta socialista Graziano Azzalin, per uno storico incontro.
I due esponenti della città divisa hanno siglato un protocollo di intesa per una riunificazione a tappe della città. Una vera road map per superare la divisione amministrativa in due quadranti, che prevede l'abbattimento del muro nel tratto del centro storico e l'accorpamento di alcuni servizi, come il cimitero e la sanità. Azzalingrado e Rovigo Ovest manterranno l'indipendenza amministrativa, ma i loro cittadini saranno liberi di muoversi da un quadrante all'altro, senza disagi. Solo gradualmente si arriverà alla riunificazione, ma il passo è comunque risolutivo. Il Vladika di Rovigo Ovest, però, smentisce di avere voluto rubare la scena a Cicciuzzo: "Lui voleva riunificare Rovigo sotto un'unica guida, noi abbiamo solo raccolto la sua volontà", spiega. In realtà le malelingue sostengono che, data la popolarità del pornoattore, le istituzioni di Rovigo Ovest abbiano scelto di tarpare sul nascere le ali a una carriera che avrebbe rischiato di cancellare dalla scena politica molti esponenti meno carismatici. Anche la giunta di Azzalingrado si sarebbe mossa per timore che Cicciuzzo potesse fare breccia nei cuori della popolazione della Repubblica Socialista. "Ma che stronzate sono! - replica Azzalin - L'abbiamo fatto per spirito umanitario verso i nostri fratelli occidentali e per aiutare le tante famiglie divise, specie i morosi e le morose che non riuscivano più a vedersi. Cosa volete che ci importi di quel cicciobomba".
L'accordo, festeggiato con un brindisi collettivo, è stato ratificato da Nadia Romeo e Giancarlo Moschin, uniti nel credo di partito, sebbene afferenti ai due opposti quadranti. Il sindaco pro tempore, fino al 2011, tornerà ad essere Fausto Merchiori, che eserciterà alcune funzioni anche nel quadrante Ovest. Le parti si ritroveranno poi nei prossimi giorni per stendere un accordo economico per lo sfruttamento del petrolio rodigino. "Sia di lezione a chi vuole imporre le scelte con il carisma - commenta di nuovo Paolino - Ma anche a chi vuole ricorrere a tunnel e stratagemmi sotterranei. Noi, alla luce del sole, abbiamo aperto al dialogo coi barbari e strappato un accordo storico, che riporterà serenità in una città divisa. Ora però la giunta socialista dimostri di esserne degna".
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