giovedì 21 gennaio 2010

Cicciuzzo va al diavolo

Nuovo clamoroso ritorno sulla scena di Cicciuzzo Sconciaforni (nella foto), che ieri ha convocato una conferenza stampa per annunciare la propria guarigione dalle ferite infertegli nell'attentato dello scorso dicembre e annunciato che intende prendere parte ai colloqui con il Cda infernale per avere risposte sul proprio stato esistenziale.
Come Vianello Monello, infatti, il pornodivo più amato dai polesani è recentemente tornato dalla morte, ma questa volta senza ricorrere a magia, clonazione o altri sporchi trucchi. "Il professor Abraham Frankemeier sostiene che Vianello Monello è un dybbuk, un non vivo, uno spirito inquieto che non trova pace nella morte. Voglio sapere anche io cosa sono: vivo o morto? I medici del policlinico sostengono che nessuna macchina è in grado di stabilirlo con certezza, benchè numerose infermiere abbiano avuto modo di certificare il vigore delle mie spoglie mortali". Cicciuzzo si propone come presidente della neonata Fondazione per la Difesa dei Diversamente Vivi, che raccoglierà fondi per organizzare una missione diplomatica presso la dea Tiamat, presidente del Cda infernale. "Non ci basta partecipare ai tavoli provinciali con Ahriman, il delegato ai rapporti con i vivi. Vogliamo parlare con la presidente in persona", spiega, aggiungendo che con l'occasione i delegati raccoglieranno informazioni sullo status di Jacopo Carlotti, l'opinionista da tempo disperso, i cui parenti chiedono di conoscere se sia defunto o ancora in vita.
Vianello Monello si è detto disponibile a collaborare, ma ha criticato la scelta di Cicciuzzo di dare vita a una Fondazione a sè: "Poteva entrare a fare parte della mia Associazione per la Tutela dei Diversamente Vivi - obietta - Non ha davvero senso che ognuno si metta in testa di farsi la propria associazione, solo per la smania di essere presidente di qualcosa. Cicciuzzo come sempre ha manie di protagonismo. Tuttavia, per questa volta, collaborerò in nome di un obiettivo comune".
Cicciuzzo replica, però, che le due associazioni, pur perseguendo identici obiettivi, hanno spiriti diversi: "La filosofia della nostra associazione - spiega - è di fare dichiarare i diversamente vivi come vivi a tutti gli effetti, non di strappare la concessione di uno status ad hoc per questa categoria sociale. Ciò significa non arrendersi a un'esistenza di secondo grado, sognando una vita normale che viene preclusa, ma incoraggiare i diversamente vivi a vivere con ancor più vigore dei vivi. Spesso i vivi danno per scontata la vita e non si rendono conto di quale prezioso dono sia. Io, invece, credo di essere un modello positivo per tanti diversamente vivi che pensano di non farcela". Cicciuzzo ha infine rivelato alcuni dei suoi progetti futuri: "In questi mesi ho collaborato con Dolce & Gabbana per la creazione di una linea di moda tutta mia". A tutti i giornalisti è stata regalata una maglietta della nuova collezione primavera-estate, con la scritta "I'm not fat, I'm pregnant".

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