venerdì 15 gennaio 2010
La verità sul ritorno di Vianello Monello
"Credevo di essere vivo, invece era solo un'illusione. Ora voglio capire cosa è accaduto veramente". Vianello Monello torna sulla scena pubblica e annuncia una sconvolgente verità, scoperta dal professore israeliano Abraham Frankemeier e divulgata ieri in esclusiva dal Corriere del Veneto (nella foto, il direttore Ugo Savoia con i due protagonisti).
"Vianello Monello crede di essere vivo, ma è un dybbuk, uno spirito inquieto, incapace di riposare nell'eterno sonno della morte. La sua esistenza è puramente illusoria e fragile come un filo d'erba", ha spiegato alla stampa. Illusoria quanto basta, però, per fare ritenere ai cittadini di Rovigo che l'illustre opinionista fosse tornato in vita, benchè nessuno avesse mai saputo effettivamente come fosse avvenuta la resurrezione. Un caso molto simile a quello di Cicciuzzo Sconciaforni, tornato di recente dall'oltretomba senza fornire alcuna spiegazione. Il pornodivo, dalla sua camera al policlinico "Città di Rovigo Ovest", si è detto sconvolto da queste rivelazioni: "Voglio essere lasciato solo con il mio dolore e una decina di escort, per riflettere su me stesso", ha dichiarato al telefono.
Intanto, però, la situazione anagrafica di Vianello Monello, se saranno confermate le teorie del professor Frankemeier, rischia di diventare confusa. Il Ministero dell'Interno ha diramato nelle scorse ore una nota del Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in cui si precisa che "lo status di dybbuk non è tra quelli previsti dall'ordinamento giuridico italiano e quindi queste persone non possono essere equiparate in alcun modo ai cittadini veri e propri. Pertanto i dybbuk dovranno essere segnalati alle autorità. Il loro status sarà inquadrato in una specifica normativa, attualmente al centro di una proposta di legge sulle persone diversamente vive". Fino ad allora, però, tutti i dybbuk rischiano di perdere i diritti di cittadinanza. "Non è colpa nostra - replica Maroni, raggiunto al telefono dal nostro collaboratore Asbesto Minzolini - Per decenni le persone morte sono state lasciate circolare in mezzo a quelle vive, in un clima di lassismo e tolleranza, che ha generato solo caos e delinquenza. Non rompano le palle, gli va già di lusso che non li infiliamo in un barcone e li rispediamo a casa loro".
In serata, Vianello Monello ha convocato una conferenza stampa per annunciare la nascita dell'Associazione per la Tutela delle Persone Diversamente Vive: "Lavoriamo da anni, paghiamo le tasse e sosteniamo i consumi interni come le persone in stato di vita certificata. Rivendichiamo quindi il diritto di essere equiparati, almeno dal punto di vista giuridico, ai vivi. Se non ci saranno date risposte, il primo marzo sciopereremo anche noi assieme ai milioni di sans papier italiani".
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