Il petrolio dei giardinetti del castello di Rovigo sarà dato in gestione a una società privata, che lo venderà agli arabi e con i proventi comprerà carbone da vendere a Enel per alimentare la centrale di Polesine Camerini.
E' il succo del progetto di gestione e sfruttamento dell'oro nero, rinvenuto a Rovigo e finora gestito dalla giunta rivoluzionaria di Azzalingrado. La recente apertura delle frontiere cambia gli scenari nel capoluogo, così le due metà del capoluogo si sono accordate per non litigare sui proventi del prezioso tesoretto. A preparare il progetto, Maurizio Ferro (nella foto di repertorio), a nome del Comitato per lo sviluppo del Polesine, che da tempo si spende per fare sì che la riconversione a carbone della centrale Enel porti al Polesine sviluppo economico e progresso. "Il Comune di Rovigo - spiega - stipulerà con Enel una convenzione decennale per concordare prezzi di favore per entrambe le parti. Il carbone verrà estratto in Indonesia e portato a Rovigo con dei canadair, per essere stoccato all'interporto. Da lì Enel potrà approvvigionarsi con un sistema di bettoline lungo il Canalbianco, in attesa che venga realizzato a) un sistema per liquefare il carbone e spedirlo a Porto Tolle con una tubatura, o in alternativa b) il più lungo nastro trasportatore del mondo". L'ingegnere ha anche anticipato che alcuni palombari dell'Enel si sono calati in queste ore nel Mare Adriatico con una gigantesca trivella per eseguire carotaggi e prospezioni del suolo: "Stiamo individuando il punto adatto per lo stoccaggio sotterraneo dell'anidride carbonica, che consentirà di ridurre le emissioni del tremila per cento".
Ferro non ha confermato invece le indiscrezioni secondo cui il Patto che porta il suo nome avrebbe influito sulla scelta delle autorità di Rovigo Ovest di defenestrare Cicciuzzo Sconciaforni, noto sostenitore della riconversione di Polesine Camerini in centrale a fellatio. "Sciocchezze, non ce n'è bisogno. Il Polesine è ormai convinto della bellezza del carbone". In effetti i giornali continuano a riportare attestazioni del consenso popolare verso la riconversione. Dopo la lettera entusiastica di una signora di Bergamo apparsa sul Carlino, ieri la Voce ha rilanciato con la petizione di un pensionato di Vigevano, che si dichiara pronto a trasferirsi con tutta la famiglia nell'Eldorado polesano.
1 commento:
Mi vedo costretto a linkare l'erticolo sul blog del Coordinamento dei comitati ambientalisti, ma guarda che Maurizio Ferro, che non mi risulta essere ingegnere, sarebbe capace di questo ed altro. La "casalinga" Tiziana Ferrarese da Bergum che ha scritto al Carlino, invece, è un importante manager nel campo dell'energia e dei combustibili fossili e, come già Rinaldo Sorgenti di Assocarboni, si diletta nell'andare a fare la guastatrice nei blog ambientalisi. Deve avere degli interessi nella riconversione dato che mi è già capitato di trovare suoi commenti favorevoli in blog ambientalisti che ne trattavano.
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