"Lasciate in pace Contiero. Non è colpa sua se quando era alla guida di Intermizoo l'azienda speciale ha perso un milione di euro" (almeno così sostiene la Sinistra, ndr.)
Nonostante il segretario provinciale della Lega abbia da tempo lasciato la guida dell'azienda speciale regionale, dedita alla selezione dello sperma bovino, non cessano le polemiche sulla sua gestione, sollevate come sempre da Rifondazione Comunista. Tanto che ieri il neonato Comitato Familiari e Amici di Antonello (889 iscritti, tra cui l'autore di questo blog) ha lanciato un appello: "Basta con i manifesti in cui lo irridete per il passivo di bilancio della sua società - scrivono - Così lo fate soffrire e basta, e fate soffrire tutti noi, che ormai non possiamo nemmeno uscire più di casa". Mentre Massimo Bergamin ha annunciato un contrattacco mediatico dirompente, che consisterà nel pubblicare su Facebook decine di documenti sui crimini commessi da Stalin, la città si interroga: una società che perde centomila euro al mese funziona bene o funziona male? Torna, insomma, il vecchio interrogativo che tanto ci fece arrovellare in passato su Interporto e Censer. La risposta, oggi come allora, sembra essere la stessa: dipende se sei di destra o di sinistra. Ad esempio, se sei di destra e una società guidata da uno di destra ha un buco di 500mila euro, va a gonfie vele, mentre se è guidata da uno di sinistra è sull'orlo del baratro. E viceversa.
Noi, però, abbiamo voluto uscire dalle secche del dibattito politico, contattando il professor Ludwig Van Basten, docente alla Agricultural University di Wageningen ed ex rettore abusivo del Satakunta Polytechnic. "Conosco personalmente Antonello Contiero da quando, qualche anno fa, presi un autobus da Rovigo a Cavarzere - ci racconta - Ma non è certo per questa conoscenza personale che mi accingo a difendere il suo operato, bensì sulla scorta di considerazioni meramente tecniche, che nella diatriba politica forse sono sfuggite". Secondo la ricostruzione del professor Van Basten, la scelta di Veneto Agricoltura di investire in Intermizoo è stata fin dall'inizio più che azzeccata: "Per tutti gli anni Novanta qualunque operatore finanziario non avrebbe avuto dubbi sull'opportunità di investire nello sperma di toro, un settore del mercato ben più stabile e redditizio del mattone. Poi, però, c'è stato l'undici settembre e le quotazioni sono crollate. C'è stato chi aveva costruito imperi sulla sborra bovina, e oggi gira con le pezze al culo". Contiero, quindi, sarebbe entrato in Intermizoo in un triennio di difficile congiuntura economica e di grave flessione del mercato: "Nemmeno Rutherford M. Fillmore, il magnate americano del seme taurino, sarebbe riuscito a tenere in piedi un'azienda simile. Occorreranno decenni e pesanti ristrutturazioni, prima che si rimetta in piedi. Non si può nemmeno tagliare sul personale, lasciandosi scappare professionalità e know how. Tra due o tre anni il mercato inizierà a riprendersi e per allora avremo bisogno di gente che sappia fare le seghe a un toro".
Sarà una volgare associazione di idee, ma nei corridoi circola già la voce secondo cui, con un accordo tra forze politiche in Regione, la poltrona di amministratore delegato potrebbe andare a Cicciuzzo Sconciaforni, indipendente del centrodestra. L'offerta sarebbe una sorta di contentino per convincere Cicciuzzo a non candidarsi alle regionali, ipotesi che creerebbe un autentico terremoto politico, data la popolarità trasversale del pornoattore. Ma secondo il professor Van Basten, la nomina di Cicciuzzo è problematica: "Non ha il requisito minimo di essere stato in precedenza un autista di corriere, come previsto dal Protocollo Europeo per la Gestione Amministrativa degli Enti per la Raccolta Differenziata dello Sperma Animale, siglato a Bruxelles nel 1998".
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