lunedì 11 gennaio 2010

Intervista a Cicciuzzo dal policlinico

Ricoverato da tempo al policlinico "Città di Rovigo Ovest", dopo il ferimento in un attentato durante una manifestazione pacifica, l'attore hard Cicciuzzo Sconciaforni ha accettato di farsi intervistare dal nostro collaboratore Asbesto Minzolini, raccontandoci la sua dura convalescenza.

Maestro, come va?
Benissimo. Potrebbero già dimettermi e liberare posto per qualche anziano bisognoso di cure urgenti, ma siccome pago la retta vip, ho deciso di rimanere a curarmi un altro po'. Qui è pieno di infermiere fighe che fanno la fila per visitarmi e la pappa è abbondante e saporita. Quando ho sete, basta suonare un campanello ed Elvira, la mia infermiera personale, accorre versandosi addosso una bottiglia di champagne, che suggo direttamente dai suoi erotici piedi. Gli infermieri poi adorano il mio raffinato senso dell'umorismo. Quando mi prendono la temperatura, sfodero sempre la mia classica battuta: "Tesoro, non ce l'hai un termometro più grande?"

Ha perdonato il suo aggressore?
Non gli porto rancore per il suo gesto, ma esorto le forze dell'ordine a trovarlo e portarlo al mio cospetto. Tra l'altro, si è saputo chi è stato?

No, Maestro. La dittatura comunista di Azzalingrado probabilmente lo copre. Ma mi dica, ha sofferto molto?
Mai come durante l'interpretazione del mio primo porno sadomaso gay ambientato in una caserma. Ma la sofferenza a volte è un passaggio obbligatorio nel cammino che porta alla felicità. Sa che sto pensando a un nuovo film erotico a sfondo ospedaliero?

Bellissima idea, Maestro. Speriamo riprenda i fasti de "La cittadella sanitaria dell'amore". Ma il caso di malasanità di cui si è parlato sui giornali?
Qui voglio spendere una parola in difesa del dottor Fannuti, ingiustamente accusato. Quel tubo di gomma del diametro di sette centimetri ritrovato nel mio corpo è entrato volontariamente durante una serata allegra. Festeggiavamo il compleanno di Amanda, la caporeparto e... non sto a raccontarle. Comunque non c'entra nulla con l'operazione chirurgica.

Tutto il mondo non fa che parlare della crisi creativa di Monello Vianello. Ha consigli da dare a questo umorista ormai fallito, Maestro?
Anche io anni fa ebbi una crisi di ispirazione. Io al suo posto mi rilasserei e mi dedicherei a fare tutte quelle cose per cui non si trova mai tempo. Sa cosa feci io? Andai al pattinodromo a guardare sugli spalti le ragazzine piroettare sul ghiaccio. Un'intera serata. Fu meravigloso. Specie quando inizia a toccarmi attraverso i pantaloni. Del resto, l'ispirazione non si può comandare. Come dicevo in quel film con la partner impaziente: "Bella, quando viene, viene".

1 commento:

Aldo ha detto...

Bentornato!