"Le autorità di Azzalingrado non danno alcuna informazione su quanto accaduto a Eurobic II. Datemi almeno il corpo del mio Jacopo da piangere".
Parole accorate e calibrate, quelle di Carmine Carlotti (nella foto), fratello di Jacopo, l'opinionista della Voce, recentemente scomparso in seguito al bombardamento della sede di Eurobic II, il consorzio di cui era stato nominato presidente. Mentre a distanza di giorni non esiste ancora una verità ufficiale, i due lati della città divisa si scambiano accuse: Azzalingrado incolpa la Cia e le forze reazionarie di Rovigo Ovest, mentre sul lato occidentale affermano che la giunta socialista del quadrante orientale ha inteso eliminare un uomo scomodo. Ma del corpo di Jacopo Carlotti non v'è traccia, mentre i parenti si struggono in inutili interrogativi. "Abbiamo inutilmente chiesto di partecipare alle squadre che stanno rimuovendo le macerie dell'edificio, per aiutarle a ritrovare la salma del nostro compianto. A noi risulta che facesse le ore piccole in ufficio, quindi è probabile che sia rimasto ucciso nel crollo. Di certo non avremo pace finchè non sapremo la verità".
Il lider della giunta rivoluzionaria, Graziano Azzalin, promette che sarà fatta verità: "I miei rapporti con Jacopo Carlotti non erano buonissimi, ma non dimentico che è stato un maestro per molti di noi - afferma enigmaticamente - I parenti portino pazienza, tanto se è morto, di lì non si muove. Se invece è vivo e si nasconde, avrà i suoi buoni motivi".
Il Resto del Carlino di Rovigo Est, però, rimesta nel torbido con un articolo zeppo di retroscena: "Il falso fratello", è il titolo a tutta pagina. Nel pezzo, il direttore Carlo Cavriani sostiene che non esiste alcun Carmine Carlotti. "Basta una verifica all'anagrafe di Lendinara, dove sarebbe nato il presunto fratello, per accorgersi che di lui non c'è traccia - si legge - L'anziana madre, del resto, non vuole parlare. E poi molte cose non collimano con i vecchi post di Monello Vianello, come i più arguti lettori avranno certo già capito. E' assai più interessante la versione fornitaci dalla vicina di casa di Carlotti, che preferisce restare anonima, la quale sostiene che Carmine non è il fratello, bensì l'amante del Carlotti stesso. Credo che su questo si debba fare luce". Scontata la contro replica dell'interessato, che minaccia querele: "Pezzi di imbecilli, se vi foste informati, sapreste che sono nato a Caltanissetta, perchè mia madre mi ha partorito in vacanza. Vi trascinerò in catene davanti a un tribunale". Il prestigioso quotidiano precisa di non avere potuto verificare i dati: "L'impiegato preposto ci ha informati che,alla mezzanotte dell'ultimo dell'anno, come per magia tutto l'archivio anagrafico cartaceo è stato convertito in alfabeto ge'ez. Il Comune ha così dovuto assumere un consulente esterno, esperto in antiche lingue semitiche, per tradurre tutti i documenti. Attualmente sarebbe arrivato a metà della lettera A".
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