lunedì 26 gennaio 2009

Cicciuzzo muore ancora

Attenzione!!!!! Questo post non ha senso. Ogni altra spiegazione è superflua, compresa quella che all’ospedale di Trecenta non è in servizio alcun primario che usi qualificarsi come Mehmet Alì Trevisan. In ogni modo chi vedesse il mio spacciatore di crac è pregato di complimentarsi per la qualità delle sostanze cedutemi negli ultimi tempi.

Cicciuzzo Sconciaforni è morto per la terza volta in pochi mesi, nel corso di un intervento di liposuzione all’ospedale di Trecenta. "Ora ho raggiunto Vianello Monello per numero di decessi ed entro con lui nel Guinness" sarebbero state le ultime parole dell’attore sodale di Federica Zarri, con cui aveva appena finito di girare un nuovo film hard proprio a sfondo sanitario.
Cicciuzzo Sconciaforni aveva deciso di sottoporsi all’intervento non per mero gusto estetizzante ma per uno scopo benefico: fornire grassi a costo zero per la mensa Ozanam che fornisce cibi caldi a cittadini estremamente indigenti. "Ho pensato che con un paio dei miei rotoli adiposi non avrebbero più dovuto acquistare burro per tutto l’inverno - ha dichiarato Sconciaforni nella conferenza stampa pre operatoria - ancora un paio d’anni fa con tre ciocche di Gianni De Michelis sono state fritte patatine ininterrottamente per quattordici settimane. In questo corpo che va e viene alla vita batte un cuore di panna come amo dire ricordando il mio sponsor". L’iniziativa ha raccolto l’immediato appoggio dell’Asl 18. "In questo modo - ha sottolineato Adriano O. Marcolongo - dimostriamo la perfetta integrazione tra servizi sanitari e sociali. Per questa ragione offriremo gratuitamente l’intervento all’amico Cicciuzzo". Una scelta che ha provocato le immediate proteste di Guglielmo Brusco. "I tol i dentisti ala zente, i fa gli interventi ad chirurgia plastica ai vip", ha chiosato l’esponente del Prc, incatenato di fronte alla sala operatoria. Nessuno, però, poteva ipotizzare la tragica fatalità che sarebbe accaduta di lì a poco. Per cause ancora da accertare, la cannula che doveva aspirare il grasso da Cicciuzzo ha iniziato a insufflare aria nel corpo dello stesso provocandone in pochi istanti l’esplosione.
"Non riusciamo a spiegarci come sia stato possibile - sostiene il primario Mehmet Alì Trevisan (nella foto, mentre opera) - senza contare che ora ci toccherà imbiancare nuovamente il reparto". In ogni modo la famiglia Sconciaforni l’ha presa con filosofia. "Siamo abituati alle sue continue dipartite, confidiamo che, al più tardi, per Pasqua tornerà tra i mortali", osserva serafica la zia acquisita Angiolina Gottwaldberger. Meno conciliante la posizione di Brusco: "Un caso ulteriore di malasanità e la dimostrazione che io dico e penso sempre l’esatto contrario di Marcolongo”. La notizia è giunta rapidamente anche al capezzale del piccolo Iginio Faggiano, la cui lettera a Babbo Natale aveva riportato in vita il bizzarro esponente del Pdl. Il cinquenne, in rianimazione per essere stato usato come scudo dallo stesso Cicciuzzo durante l’attentato, si è ridestato immediatamente dal coma udita la madre piangente per il nuovo decesso dell’attore. Purtroppo il piccolo Iginio morirà per il dispiacere non appena rinvenuto. "Sono stato in un luogo bellissimo, ho visto la luce" dirà ballando freneticamente il tip tap prima di accasciarsi al suolo. Laconico Brusco: "Un caso ulteriore di malasanità e la dimostrazione che fanno terapia antalgica con la Lsd, sostanza illegale".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

VITA DI CICCIUZZO SCONCIAFORNI
by Robert Shore

"Nato in una famiglia islamica a Sirte quando allora faceva parte della provincia italiana di Misurata, Cicciuzzo Sconciaforni all'età di sei anni perse due suoi cugini e rimase ferito ad un braccio a causa dell'esplosione una mina italiana risalente al periodo coloniale. Tra il 1956 e il 1961 frequentò la scuola coranica di Sirte, in cui conobbe le idee panarabe di Gamal Abd el-Nasser, cui aderì con entusiasmo. Nel 1968 Cicciuzzo si iscrisse all'Accademia Militare di Bengasi. Concluse il corso con molto successo e dopo un breve periodo di specializzazione in Gran Bretagna, fu nominato capitano dell'esercito all'età di 27 anni.

Insoddisfatto del governo guidato dal re Idris I, giudicato da Sconciafornii e da numerosi ufficiali troppo servile nei confronti di U.S.A. e Francia, il 26 agosto del 1969 guidò un colpo di stato contro il sovrano, che portò il 1º settembre dello stesso anno alla proclamazione della Repubblica, guidata da un Consiglio del Comando della Rivoluzione composto da 12 militari di tendenze panarabe filo-nasseriane. Sconciafornii, che nel frattempo era stato nominato colonnello, si mise a capo del Consiglio instaurando un regime autocratico in Libia".

Sapete come va a finire...

Anonimo ha detto...

Il Giornale di Vicenza propone un sondaggio sulla nuova base Usa...

http://www.ilgiornaledivicenza.it/

In massa a votare contro questa scempiaggine!

Anonimo ha detto...

Perchè non ripristini i collegamenti ipertestuali che rendono più agevole la lettura? Sei sempre bravissimo!