Credevano fosse un uccello. Credevano fosse un aereo supersonico. Altri credevano che fosse un comune supereroe. Invece era un nuovo supereroe.
"Mi chiamo Superviolante. Ogni abuso della giustizia grida vendetta e accende il mio animo grondante sdegno. Deh! Orsù, entrino in campo gli ispettori a porre fine a cotanti abusi!" Erano le nove del mattino, infatti, quando Superviolante, celato nella propria identità segreta di comune borghese, usciva di casa per passeggiare per il centro di Roma. Sulle scale del condominio, però, ad attenderlo c'era un grasso padrone delle ferriere con la testa tra le mani, scosso dai singhiozzi, il viso solcato dalle lacrime. "Perbacco, poveraccio! - ha esclamato Superviolante - Chi t'ha fatto un torto, amico mio, povero barone delle fornaci? Cessa di piangere e spiegami quale pena di opprime!"
Tosto il bravuomo espose quanto lo tormentava: le crudeli toghe rodigine da mesi, anzi anni, lo perseguitavano con intenti persecutori. Lui stava investendo uno strabilione di euro in una centrale a carbone pulito in un bellissimo parco naturale, ma i malvagi procuratori si erano messi in mezzo. "Pretendono di sapere se inquina o no! - disse, trattenendo caldi lacrimoni - I più infidi tra loro berciano: non è che per caso hai fornito dei dati tarocchi e, invece di vaporizzare acqua di rose come dici, butterai anidride solforosa nell'aere? Non è che fai come a Civitavecchia, dove abbiamo scaraventato in una buia cella il sindaco solo perchè vi scambiavate le figurine dei Pokemon?" "Basta, non dire altro - replicò il supereroe, portandosi la mano alla fronte - Penserò io a fermare questa ingiustizia!"
Con il volo supersonico Superviolante raggiunse una delle sue basi operative: Cortina. E da lì lanciò un messaggio telepatico al suo fido braccio destro: Angelino, bello come Gollum, ma implacabile difensore della legge. "Angelino, brutt quel! Invia i tuoi araldi a Rovigo, dove sanguinari procuratori stanno costruendo teoremi per rovinare la reputazione di uno dei nostri amici turbocapitalisti!" E Angelino obbedì: "In nome di Italiadecide, invierò il gran capo dei miei araldi: Arcibaldo. Li torchierà per bene. Non sia mai che a qualche procuratore venga in mente di dimostrare che il carbone inquinerà a Porto Tolle esattamente come a Brindisi". E Arcibaldo partì, lancia in resta. Superviolante, rientrando alla Violantecaverna, guardò soddisfatto. Anche la gente comune, solitamente pavida e indifferente, si emozionò nel vederlo sfrecciare nei cieli. "Finalmente un supereroe che dinfende i più forti, anzichè i più deboli!"
3 commenti:
Non vorrai mica dire che Violante è in combutta con i Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti?
No, peggio, è in combutta con la Spectre degli affaristi nostrani, quell'ITALIA DECIDE, una P200 (P2 centuplicata)trasversale multipartisan, basta che ci siano ghelli /no Gelli, eh?)da spartirsi, presieduta da quest'uomo che per combattere le P 38 voleva scaraventare in galera tutti quelli a sinistra del PCI.
Un Superciuk, eroe Alanfordiano che prendeva ai poveri per dare ai ricchi, dei giorni nostri.
Vanni Destro
http://www.giornalettismo.com/archives/2981/emo-nonciclopedia/
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