giovedì 17 febbraio 2011

L'ultimo dei cicciuzziani

Il piano dei cicciuzziani per invadere il pianeta Terra sembra essere fallito prima ancora di cominciare. E' quanto emerge dalle intercettazioni raccolte dagli strumenti della rete Echelon e pubblicate l'altro ieri sul New York Times.
Rivelazioni sconcertanti, riprese solo oggi dalla stampa italiana: "Le avevamo anche noi - spiega Ezio Mauro, direttore di Repubblica - Ma abbiamo preferito lanciare la nuova campagna moralista contro il bunga bunga, in cui invitiamo i nostri lettori indignati a fotografarsi le chiappe con un cartello che recita: io non ho il culo flaccido".

Le intercettazioni riportano i messaggi inviati al pianeta Cicciuzzo dal comandante della nave stellare, il capitano Sybok, con cui i cicciuzziani sono arrivati fino al nostro sisema solare: "Sono rimasto solo io e ho pure finito le gemme di iridio necessarie per alimentare il motore dell'astronave. La nostra missione è fallita, salutate mia moglie e i miei ottocentododici figli". Secondo le ricostruzioni, gli abitanti di Cicciuzzo meditavano di compiere sulla Terra quanto già fatto su altri pianeti: sbarcare, divorare grandi quantità di esseri viventi per sostenersi e quindi riprodursi in modo incontrollato, fino a soppiantare tutte le forme di vita esistenti, per poi dirigersi verso altri pianeti incontaminati. Tuttavia, l'equipaggio del comandante Sybok aveva calcolato male la durata del viaggio, a quanto rivela egli stesso in una comunicazione: "Per anni luce non c'erano che pianeti sassosi, privi di ogni forma di vita. Per sopravvivere abbiamo iniziato a mangiarci i nostri figli, ma non bastavano mai. Alla fine ci siamo divorati tra di noi senza più controllo. Il giorno più triste è stato quando, scorgendo all'orizzonte nient'altro che lune desolate e agglomerati gassosi, ho perso ogni speranza e ho mangiato la mia compagna, il nostromo Uhura".
Rimasto solo Sybok a masturbarsi e morire di inedia, il piano di invadere la Terra e ripopolarla di cicciuzziani è miseramente fallito. L'ultimo messaggio giunto dal lontano pianeta Cicciuzzo non lascia speranze: "Non abbiamo astronavi per mandarti rinforzi e anche qui i viveri iniziano a scarseggiare. Il tuo fallimento condanna a morte il nostro pianeta, idiota". Si conclude così il destino dei cicciuzziani, che tanti danni avevano inflitto a numerose galassie.
Appresa la notizia, il comandante Purrr, alieno del pianeta Miao, giunto sulla Terra per avvisare del pericolo, commenta prudentemente: "Sono lieto che i maledetti cicciuzziani si estinguano per sempre, ma non abbassiamo la guardia. Da ore il mio vicecomandante si passa l'orecchia e questo è un segnale estremamente negativo per il futuro".

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