venerdì 30 luglio 2010

Addio Pinocchio!

Tragica fine per l'ex burattino Pinocchio, da tempo trasformatosi in essere umano in carne ed ossa e cresciuto fino all'età adulta. Il suo corpo è stato rinvenuto ieri privo di vita, trafitto da centinaia di punteruoli di legno. Scartata l'ipotesi di un omicidio, si fa largo la pista del suicidio.
Il dramma chiude per sempre la guerra tra l'ex marionetta e il pornodivo Cicciuzzo Sconciaforni, accusato di volere oltraggiare l'immagine dell'assessora Nadia Romeo, di cui Pinocchio non fa mistero di essere perdutamente innamorato. Da tempo, dopo la trasformazione in essere umano, Pinocchio aveva mostrato un serio disagio psichico, vuoi per la vita dissoluta, vuoi per l'amore non corrisposto. Da tempo viveva rintanato in un laboratorio segreto, dove aveva fabbricato centinaia di pinocchi di legno assassini per un attentato a Cicciuzzo (nella foto, lo vedete all'opera). Sono stati proprio i burattini killer, secondo la ricostruzione, a porre fine all'esistenza del loro creatore.
Chissà quale crisi si è scatenata nella mente già fragile del poveruomo. Fatto sta che alle 22 dell'altra sera Pinocchio ha deciso di farla finita per sempre, martirizzandosi con le sue stesse creature. Pare che l'uomo abbia convocato a sè alcuni dei suoi più fedeli burattini, chiedendogli di abbracciarlo stretto stretto e fargli un ultimo favore: "Ditemi che Nadia mi ama. So che non è vero, ma ditemelo". I burattini avrebbero quindi eseguito l'ordine, ma i loro nasi, allungandosi a dismisura, hanno trafitto le carni del padrone, dissanguandolo in breve tempo. I suoi stessi seguaci sono poi morti, come le api, una volta privati dei loro letali nasi appuntiti. Come un San Sebastiano di Collodi, Pinocchio ha quindi salutato questo mondo orribile per sempre, diretto forse nel paese dei Balocchi.
Lo piange il padre Geppetto Polentina, presidente della Confartigianato di Collodi. "Figlio mio, quanti errori hai fatto e quante volte ti ho riparato quand'eri di legno. Ora che eri un uomo di carne hai scoperto che la vita è un attimo che se ne va con un semplice gesto. La tua dipartita è il grido straziante di un mondo di innocente divertimento che finisce per sempre".

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