mercoledì 14 luglio 2010

Sani e salvi!

 Yussef, Josè e Kwame sono ancora vivi. Si trovano assieme a Christian, il poeta padano, in una località segreta sul mare Egeo, dove si appresterebbero a celebrare un nuovo matrimonio.
Lo rivela lo stesso Christian in una lettera inviata alcuni giorni fa a Gaetana Jobin, collaboratrice di questo blog, che però se n'era dimenticata. Il titolare del blog, Monello Vianello, ha personalmente stigmatizzato il comportamento della collaboratrice con un cablogramma da Pipponia, dicendosi disgustato da tanta sciatteria e minacciando di non fare più ritorno dal proprio esilio. Christian, a dire la verità, aveva inviato una comunicazione anche alla sede rodigina della Lega Nord, dove però il messaggio è stato cestinato in segno di ostilità verso il poeta ricchione. Insomma, una trama ancora una volta ingarbugliata che, complice il caldo estivo, rischia di fare impazzire i cronisti mondani. La questione non sarebbe mai venuta alla luce se la lettera non fosse finita per sbaglio tra gli argomenti all'ordine del giorno del consiglio provinciale: "C'è stato uno scambio di cartelline - confessa la presidente Tiziana Virgili - così nel programma dell'assemblea sono finiti una relazione sui contenuti di questa missiva, la proiezione del film "Ladoni" di Artur Aristakisjan e un elogio del tutto fuori luogo della piattaforma a mare di Porto Levante, accompagnato da un breve concerto acustico di Giovanni Baglioni".
Nella lettera Christian e i suoi compagni rassicurano amici e parenti: "Stiamo tutti bene, a dispetto della propaganda israeliana la nostra barca non è mai stata intercettata, nè colpita da alcun siluro. Abbiamo fatto rotta in un'isola segreta dove ci piacerebbe sposarci senza Cicciuzzo tra i piedi a rovinare la festa". Da parte sua, il governo sionista ha ribattuto piccato: "Siamo sicuri di avere affondato uno yacht al largo delle nostre coste. Se non era il Pirata Sconciaforni, sarà stato un altro. Ogni tanto spariamo un po' alla 'ndo cojo cojo, ma non abbiamo certo le traveggole". Resta però da identificare la nave affondata al posto dello yacht di Cicciuzzo, mistero su cui dovrà fare luce una spedizione internazionale indipendente, finanziata dal pornodivo stesso.
In serata Cicciuzzo ha espresso apprezzamento per la notizia: "Sono felice che i miei amici siano ancora tutti interi e non mi offendo se non mi vogliono tra i piedi. Tornerò al cinema, ma questa esperienza mi ha cambiato. Ora il mio sogno è scrivere e recitare film per bambini. Ho già presentato alcune proposte al mio manager Leonard Comecacchiosichiama. Presto tornerò davanti alle telecamere".

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