sabato 31 luglio 2010

Cicciuzzo peacekeeper

Il momento della partenza di Cicciuzzo
"Per anni con i miei film ho lanciato messaggi d'amore e fraternità. Adesso è il momento delle azioni concrete. Porgerò la mano a chi mi odia e spero che il mio gesto sia d'esempio a tutti coloro che non credono ancora nella pace".
Cicciuzzo annuncia così il suo avventuroso viaggio in solitaria verso Gerusalemme, dove spera di incontrare i rappresentanti del governo di Israele per lanciare un messaggio di Pace. Il chiacchierato pornodivo, ex esponente del Pdl rodigino, raggiungerà in moto la capitale palestinese temporaneamente in mano agli israeliani. Qui sventolerà la bandiera della pace sulla spianata delle moschee, invocando un gesto di riconciliazione tra i popoli. "Sono rimasto colpito dalla triste storia del ragazzo arabo, condannato per essersi professato ebreo per poter fare all'amore con una israeliana. L'amore dovrebbe unire le persone e soprattutto dovrebbe essere libero da condizionamenti politici e religiosi. Che mondo squallido è quello in cui una donna chiede il passaporto al tuo cazzo?"
Appena pochi minuti dopo che Cicciuzzo ha lasciato Rovigo a bordo della rombante motocicletta, il governo israeliano si è fatto sentire a mezzo stampa, promettendo di non fare arrivare vivo il pornodivo alle porte di Gerusalemme: "La guerra con il panzone è ancora aperta. Stia lontano dai nostri inviolabili confini. I nostri agenti segreti sono già dispiegati in tutti i paesi limitrofi e pronti a usare la forza nella misura necessaria a fermare la sua grottesca spedizione pacifista". Sembra però che la minaccia sionista non spaventi il temerario peacekeeper: "Cicciuzzo è conscio di essere morto e risorto tante di quelle volte da non farci più caso - rassicura il suo manager, Leonard Fritticaldi - Non sarà certo la prospettiva di essere avvelenato come Arafat o spappolato da missili come lo sceicco Yassin a fargli paura. Comunque dovesse andare, sappiamo tutti che tornerà in vita in qualche modo".

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