Pubblichiamo senza esitazione l'appello rivolto ai membri delle Brigate Rosse dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon. A questo punto crediamo che da parte dei rapitori di Cicciuzzo Sconciaforni sia ora di mandare un segnale di risposta a una simile mobilitazione.
Ho continuato a seguire da vicino gli sviluppi della vicenda di Cicciuzzo Sconciaforni e in diverse occasioni ho formulato appelli per la sua liberazione. Ora, secondo le ultime informazioni giuntemi, le cose sono entrate in una fase decisiva. Voi certamente sapete di avere attratto con le vostre richieste l’attenzione del mondo intero. Ma dovreste certamente riconoscere anche che la continuata detenzione del signor Sconciaforni, con la terribile angoscia che essa provoca alla sua famiglia e alle persone che ovunque seguono la vicenda, può soltanto danneggiare i vostri obiettivi, quali che essi siano, a partire dall’impiego della canapa indiana come combustibile per la centrale di Polesine Camerini.
Pertanto rivolgo ancora una volta a voi il più pressante appello affinché risparmiate la sua vita. Vi chiedo di rilasciarlo immediatamente. Una simile azione sarà accolta con sollievo in tutto il mondo e tutti coloro i quali consacrano la propria vita alla ricerca di un mondo in cui regnino una maggiore giustizia e benessere sociale, plaudirebbero questa mossa. Confido sinceramente che questo appello non resterà inascoltato.
Nessun commento:
Posta un commento