Dopo la pausa della scorsa settimana, è di nuovo tra noi, in forma più che mai, il veggente più occhiuto dell'emisfero australe, il sapiente Leonida Gusmaroli. Un giorno o l'altro aprirà un blog tutto suo, oppure una pagina facebook, chissà... Nel frattempo continuiamo ad ospitarlo ben volentieri in questa apprezzata rubrica settimanale.
Disastro ambientale nel Delta
Il presidente della Provincia, Renzo Marangon, riabiliterà del tutto la figura di Johnny Colasberna, geniale scienziato cresciuto al Cur di Rovigo, in cambio di una collaborazione tecnica, dopo il rifiuto del dott. Gaio Barfowskji. Il piano prevede l'uso della macchina del tempo per portare il relitto della Exxon Valdez dall'Alaska del 1989 al Polesine odierno. L'obiettivo è recuperare tutto quel bel bitume, altrimenti disperso nell'ambiente con danni incommensurabili, per rifare a nuovo le strade provinciali ormai divorate dalle buche. Qualcosa nel piano andrà però storto: la Exxon Valdez apparirà invece nella sacca degli Scardovari, disperdendo duecentomila tonnellate di petrolio nel Delta del Po. Sconcertato il presidente dell'Ente Parco, Carlo Alberto Azzi: "Era destino - commenterà rassegnato - Ora ripuliamo i cadaveri di tutti quegli aironi e quelle gabbianelle soffocate dal greggio e immagazziniamo questo ben di Dio in vista della prossima riconversione della centrale di Polesine Camerini".
Conferenza di pace
Appena eletta presidente della Provincia, Tiziana Virgili organizzerà la prima conferenza di pace isarelo-palestinese in Polesine. Un'iniziativa apprezzata da tutti, grazie alla sobrietà dell'impostazione: nel programma dei lavori della conferenza non si parla mai di Medio Oriente. All'ultimo minuto, però, il progetto naufragherà, allorchè l'esercito israeliano darà via all'operazione "Piazza pulita", bombardando a tappeto Gaza City. "Non possiamo partecipare - dichiarerà rammaricato il portavoce del governo - Siamo troppo impegnati a snidare quei piccoli scarafaggi dalle loro tane. Con questa espressione intendo riferirmi ai bambini palestinesi, che hanno preso l'abitudine di chiudersi nelle loro camerette quando fuori si spara, costringendoci a raggiungerli con mezzi non convenzionali come bombe ad alto potenziale o gas tossici". Anche la delegazione palestinese non parteciperà, in segno di protesta. "Sbagliano, era una buona occasione per sedersi attorno a un tavolo e discutere - commenterà la Virgili - Avevo anche preparato delle targhe premio da conferire ai partecipanti". La conferenza si svolgerà comunque, con la partecipazione di insigni rappresentanti delle istituzioni rodigine e alcuni parlamentari polesani. Spiaciuta Al Qaeda: "Avevamo già programmato uno spettacolare attentato alle due torri di Rovigo", commenterà Ayman Al Zawahri.
Contiero rivendica l'origine polesana del kebap
"Il Doner Kebap è un'invenzione polesana diffusa dai veneziani. Chiedo formalmente alla Turchia di riconoscere l'originalità del prodotto e ai nostri negozianti di riappropriarsene!"
Con queste parole Antonello Contiero, inaugurerà il suo mandato alla presidenza della Provincia di Rovigo. Il leader leghista dichiarerà di avere studiato accuratamente le carte: il Polesine, dice, inventò quello che oggi chiamiamo kebab e ne trasmise la tradizione alla Serenissima. Poi venne la Guerra di Cipro, nota anche come la quarta guerra turco-veneziana. In quell'occasione i turchi si appropriarono del nostro piatto tipico, diffondendolo in tutto l'impero. In compenso da allora i veneziani smisero di cucinare il doner kebab, disgustati al solo pensiero di mettere in bocca una cosa la cui preparazione ricordava la macabra sorte capitata al senatore Marcantonio Bragadin. Una decisione resa defintiva dopo il vergognoso trattato di pace del 1573. "Quel che è stato è stato - dichiarerà Contiero - Ma oggi la Turchia si appresta ad entrare nell'Unione Europea: riconosca dunque la storicità di quanto affermiamo. Dal canto nostro chiederemo all'Ue il marchio di origine per il vero kebap polesano!"
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