L’incertezza sulla sorte di Cicciuzzo Sconciaforni continua a tenere con il fiato sospeso il mondo intero. Ovunque, però, fioriscono manifestazioni di solidarietà nei confronti del popolare attore da lunghissime settimane nelle mani delle Br – Pcc. Gli stessi leader dei G20 pare abbiano dibattuto del caso nel recente vertice di Londra e pure il presidente dell’Onu Ban Ki Moon ha annunciato un appello nei prossimi giorni.
Intanto negli Stati Uniti ha fatto grande sensazione l’omaggio che a Broadway hanno voluto rendere a Cicciuzzo. Al posto dei cartelloni pubblicitari, campeggiano grandi immagini dell’attore rapito il cui costo di affissione è stato sostenuto da una colletta di noti personaggi dello spettacolo a stelle e strisce, su iniziativa di Liza Minelli. In omaggio alla nazionalità di Cicciuzzo le gigantografie sono state installate sopra il ristorante italiano Sbarro, il cui management ha voluto offrire un’ulteriore dimostrazione di sensibilità. “Cicciuzzo Sconciaforni è un simbolo del made in Italy – spiega Peter Beaudrault, amministratore delegato di Sbarro – per questo i nostri famosi rigatoni “a la mama Sbarro” diventeranno rigatoni “a la mama Sconciaforni” fino alla liberazione dello stimato artista”.
E il dramma di Cicciuzzo ha conquistato anche la copertina di Playboy nelle cui pagine, tra l’altro, si annuncia che The Who torneranno insieme per un grande concerto in onore del sodale di Federica Zarri. “Anche il paginone centrale sarà dedicato a lui – spiega Hugh Hefner, fondatore della rivista – la sua popolarità penso ci farà abbattere il record di vendite di oltre sette milioni di copie realizzato nel novembre 1972. Devolveremo tutti i profitti di questo numero a iniziative di beneficienza”.
Pure dal passato giungono attestazioni di solidarietà e stima nei confronti di Cicciuzzo Sconciaforni. In particolare John Lennon e Yoko Ono, raggiunti nel 1972 grazie alla macchina del tempo di Maicol Colasberna, si sono fatti fotografare per chiedere la liberazione di Cicciuzzo oltre ad augurargli con anticipo un Buon Natale. “Temiamo infatti che il sequestro sarà ancora lungo”
ha sottolineato il musicista dei Beatles, cui Maicol Colasberna ha evitato di anticipare che sarebbe stato assassinato nel 1980 da Mark David Chapman.
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